Bardi: “Essere dell’Inter mi inorgoglisce, sarà una gara speciale. Stimo Handanovic, ma il mio idolo è…”

Francesco BardiIl Livorno si appresta ad affrontare l’Inter nell’anticipo della 12^giornata, con calcio d’inizio fissato per sabato sera alle ore 20.45; per i toscani, reduci dalla vittoria con l’Atalanta, sarà un banco di prova difficilissimo al cospetto di Palacio e compagni. La compagine allenata da Davide Nicola potrà contare su molti giovani in prestito dal club nerazzurro, tra cui Francesco Bardi.

Intervistato da Tuttosport, il portiere dell’Under 21 rivela la sua grande emozione nel calcare il terreno dello stadio che potrebbe essere la sua casa tra qualche anno: “Sarà una gara speciale per me, anche se per la mia squadra sarà una partita difficile, in quanto affronteremo un avversario che tecnicamente è fra i migliori in Italia, dovremo dare il 110%. Far parte dell’Inter è un onore, così come mi riempie d’orgoglio sapere che il mio cartellino è di proprietà di una società fra le più importanti d’Europa”.

Bardi ha avuto la possibilità di imparare da due grandi portieri come Julio Cesar e Samir Handanovic: “Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere Samir e di allenarmi con lui durante il ritiro del 2012. Sono stato colpito dall’atteggiamento professionale e dall’impegno che metteva in ogni cosa. Samir e Julio sono diversi, ma io penso che chi fa ottime stagioni in serie A sia da ammirare. Per essere grandi portieri è necessario avere sempre un rendimento costante, commettendo meno errori, perché tutti, prima o poi, ne fanno”.

L’attuale numero 1 livornese valuta la stagione nerazzurra fino a questo momento: “La rosa dell’Inter è altamente competitiva, possono arrivare in alto. Mazzarri è uno dei migliori tecnici in circolazione. L’assenza di Milito? Io temo tutta l’Inter, non solo un singolo. Se ci focalizziamo soltanto su un giocatore, come può essere Palacio, saranno dolori”.

Infine, un ultimo pensiero sul Mondiale in Brasile della prossima estate: “La mia Nazionale ce l’ho già e ho un grande obiettivo, ossia raggiungere un Europeo con l’Under 21. In ogni caso devo pensare al Livorno e migliorarmi sempre di più. Buffon è il mio idolo, uno come lui nasce ogni mille anni”.

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