Il problema degli esterni si ripropone, ma gennaio è ancora lontano…

Pereira Jonathan allenamentoLe lacune lasciate in eredità dal mercato estivo si riproporranno automaticamente nella sessione invernale. Finora Walter Mazzarri ha cercato di sopperire a quelle carenze con sedute straordinarie sui campi della Pinetina e, soprattutto, con un accurato lavoro sulla testa di alcuni giocatori già presenti nella rosa nerazzurra.

Il tanto ricercato esterno destro e il centrocampista centrale da posizionare come schermo davanti alla difesa non sono mai arrivati; la dirigenza di corso Vittorio Emanuele ha virato sul piano di riserva, lasciando da parte le piste che portavano ai vari Isla, Nainggolan e Fernando – ritenute troppo onerose – e prendendo in prestito Wallace dal Chelsea e Saphir Taider in comproprietà dal Bologna.

Se il franco-algerino ha dato comunque un importante apporto, soprattutto in termini di quantità e fisicità, la situazione sembra parecchio ingarbugliata quando sono gli esterni a finire sotto la lente di ingrandimento.

Il brasiliano classe 1994 è andato a infoltire il pacchetto di laterali a disposizione dell’ex allenatore del Napoli, affiancandosi così a Nagatomo, Jonathan e Pereira. In quattro per due maglie, ma con il solo giapponese che sembra poter offrire le giuste garanzie, grazie soprattutto alla sua abilità nel giocare indifferentemente su entrambe le corsie.

Il gioco di WM ha come caratteristica fondamentale la spinta continua sulle fasce, elemento imprescindibile per far rendere al meglio il suo collaudato 3-5-2. Una peculiarità che necessita, ovviamente, di laterali in grado di appoggiare l’azione in fase di possesso palla e di difendere – come fanno i terzini di una linea a quattro – quando sono gli avversari ad attaccare.

Il “prodigio” calcistico di Mazzarri è avvenuto con la rinascita di Jonathan, giocatore a tratti imbarazzante nella sua esperienza in nerazzurro, riscopertosi indispensabile nelle prime partite della nuova stagione tanto da diventare titolare indiscusso della corsia di destra. Dopo il piacevole exploit iniziale, l’ex Santos e Parma ha abbassato la sua media voto in queste ultime uscite, sia a causa di un affaticamento muscolare che gli ha impedito di essere al 100% (tanto da saltare le partite contro Cagliari e Roma), sia perché tutta l’Inter ha iniziato a non esprimersi più al meglio.

Proprio la mancanza forzata del numero 2 interista ha messo in mostra l’insufficienza dei ricambi in quel ruolo: Pereira ha avuto le sue possibilità contro rossoblu e capitolini dimostrandosi, ancora una volta, non all’altezza della situazione. Il diciannovenne proveniente dai Blues di Mourinho, invece, sembra ancora troppo acerbo per dei palcoscenici così importanti, come dimostra l’inutile fallo che ha regalato la punizione del 3-3 al Torino a pochi secondi dalla fine del match.

Non resta, dunque, che aspettare. Il tempo di solito sistema tutto e anche in questo caso potrebbe essere così: gennaio arriverà e il mercato di riparazione potrebbe risolvere il problema esterni.

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