Balotelli: “Mai incontrato un giocatore folle come Arnautovic. Con noi Mourinho…”

Balotelli Arnautovic 2Molti ricorderanno il simpaticissimo siparietto andato in scena la sera della vittoriosa finale di Madrid: da una parte lui, Mario Balotelli, fermatosi davanti alle telecamere per descrivere la sua gioia per la conquista della terza Champions League della storia interista; dall’altra l’intruso, Marko Arnautovic, che con le sue urla ha disturbato il compagno di squadra diventando, da quel momento in poi, un vero idolo per gli amanti delle esultanze stravaganti.

Proprio SuperMario, attraverso le pagine del Daily Mail, ha raccontato il suo rapporto con l’austriaco, con il quale è nata una profonda amicizia proprio in quella splendida annata 2009-2010 vissuta insieme all’Inter. “Marko è una delle persone più divertenti e più folli che io abbia mai incontrato – ha esordito l’ex attaccante nerazzurro -. Non ci si annoia mai quando c’è lui nei paraggi”.

Il 24enne di Vienna, dopo aver trascorso tre stagioni in Germania al Werder Brema, si è trasferito nello scorso mercato estivo allo Stoke City, squadra che milita in Premier League. Marko è approdato, dunque, proprio nel paese che ha visto protagonista nel recente passato – più per i suoi “colpi di testa” che per le sue gesta da calciatore – l’attuale centravanti del Milan: “Alla stampa inglese piaceva parlare di Balotelli, ma vi prometto che Marko mi farà diventare il ragazzo più noioso al mondo. In pochi mesi i giornalisti britannici si chiederanno ‘Mario chi?’. Parliamo fra di noi e siamo amici perché dobbiamo affrontare battaglie simili sui giornali. Lui mi dice ‘Mario, è così difficile tenermi in contatto con te. Perché cambi sempre il tuo numero di cellulare?’. Io rido ‘dopo aver giocato per sei mesi in Inghilterra vedrai anche tu…'”.

In chiusura, Balotelli si è soffermato sull’allenatore che ha portato quel fantastico gruppo alla conquista del Triplete e che, grazie alla sua esperienza, è riuscito a tenere a bada anche teste calde come la sua e quella di Arnautovic:Mourinho si comportava come un nonno per noi, fingeva di avere un sacco di problemi a causa nostra ma alla fine ha dovuto ammettere di aver trascorso il periodo più divertente allenando due giocatori come me e Marko. Sapeva che non ci sarebbe stato mai un momento noioso”.

 

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