Frustalupi: “Mazzarri è un perfezionista, non si accontenta mai. Kovacic va aspettato perchè…”

Nicolò FrustalupiAi microfoni di Sky Sport 24 parla Nicolò Frustalupi, figlio di Mario – protagonista del gruppo che nel 1970/71 vinse il campionato con Invernizzi – e attuale vice allenatore al fianco di Walter Mazzarri.

“Tornare ad Appiano Gentile è stata una grandissima emozione, pensando a mio papà che aveva giocato e che si era allenato qui – spiega -. Purtroppo ha avuto poco modo di parlarlmi di questa sua esperienza perchè è morto quando avevo 13 anni, ma so che è stata una grandissima soddisfazione per lui indossare questa maglia. Che cosa mi ha lasciato nel carattere? Spero di assomigliarli perche tutti quello che l’hanno conosciuto mi dicono che era un uomo speciale, spero di assomigliarli nella sua serietà, nel non mollare mai, nella voglia di emergere.

Qualcuno dice che scegliendo Nicolò Frustalupi, Walter Mazzarri abbia sfatato il luogo comune che lo vede fidarsi poco dei giovani: “E’ vero. Quando ho cominciato con lui ero molto giovane, a Pistoia, anche se secondo me non è nemmeno vero riguardo ai giocatori. Da quest’anno all’Inter, ma anche nel passato da Mesto a Chiellini, ce ne sono tantissimi con cui ha lavorato. Che cosa serve a giovane per acquistare la fiducia dell’allenatore? Le prestazioni in campo, non si sta a guardare l’età ma le prestazioni. Dove può dare una mano Kovacic per fare il salto di qualità? Ha avuto la sfortuna di fermarsi durante il ritiro in cui Mister Mazzarri getta le basi tattiche, va aspettato. Non direi che è piu’ indietro, è una questione tattica.

A proposito poi del rendimento della squadra, Frustalupi spiega: “Penso che le prestazioni siano state sempre buone. Non ci poniamo obiettivi, giochiamo partita dopo partita. I tifosi possono essere soddisfatti di questo inizio di campionato. I ragazzi sono attenti alle direttive del Mister. Sono passate poche partite e non si può fare un bilancio definitivo. La sorpresa è che sono stati veloci i giocatori nel capire il calcio di Mazzarri”.

Ed è proprio dell’allenatore nerazzurro che si continua a parlare: E’ un perfezionista che cerca sempre di migliorare. Non è mai contento perchè crede, a ragione, che si possa sempre migliorare. E’ molto autocritico. Aneddoti? Ora non me ne vengono in mente, ma l’insegnamento è questo: si può sempre fare meglio. La sua coerenza e la sua chiarezza rendono unito il gruppo. Con la Roma nonostante la prestazione sia stata buona abbiamo preso tre gol che potevamo prendere, ma noi avevamo preparato l’opposto ovviamente. Mazzarri era molto arrabbiato. Alla fine del campionato se abbiamo fatto bene è soddisfatto, ma durante è difficile che lo sia. Urlo più io in panchina? Io faccio solo il mio lavoro”.

Domenica arriva il Torino: “E’ una squadra che in classifica non ha tutti i punti che merita. Ventura ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Ci aspetta una partita difficile perchè loro giocano bene. Noi abbiamo sempre avuto un ottimo atteggiamento. Poi, le partite sono figlie degli episodi. Ci vuole sempre cattiveria agonistica. Con la Fiorentina siamo stati bravi, con il Sassuolo siamo partiti bene, anzi probabilmente è stato l’inizio gara migliore. Con la Roma non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto e abbiamo subito.

Sui miglioramenti di Ricardo Alvarez? “Penso che il Mister abbia fatto un lavoro psicologico perchè lui parla molto coi giocatori, poi lavoro tattico e fisico. Tutte le componenti portano al rendimento del giocatore, anche l’organizzazione”.

In chiusura, si parla degli ultimi cambiamenti in Società e a Frustalupi viene chiesto se anche in squadra si avverta la pressione di un momento storico: “Nel mondo del calcio la fiducia si ottiene con i risultati. Noi pensiamo a fare bene con i risultati. Il passaggio di proprietà è importante, ma noi continuiamo a fare il nostro. Le partite sono tutte uguali e tutte diverse”, conclude.

 

Fonte: inter.it

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