Moratti chiede poteri operativi per il figlio. Ieri riunione fiume, le firme…

Massimo Moratti Angelomario MorattiSono ormai diversi mesi che si attende la chiusura della trattativa tra Moratti e i tre soci indonesiani Thohir, Roeslani e Soetedjo, che stanno per acquistare il 70% del pacchetto azionario dell’Inter, ma ancora la fumata bianca non è arrivata. A meno di clamorose sorprese, nemmeno oggi le parti si scambieranno via fax i preziosi autografi per mettere nero su bianco.

Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, però, domani (o, al massimo, giovedì) potrebbe essere davvero il momento giusto, dopo che ieri studi legali ed advisor sono tornati a lavorare a pieno regime da mattina a sera inoltrata. Non va infatti dimenticato che un problema in più è costituito dai fusi orari sull’asse Italia-Indonesia-Stati Uniti.

Una corsa contro il tempo per avere poi quei 15/20 giorni necessari per tutti i tecnicismi, soprattutto bancari, che porteranno dalla fase del signing a quella del closing, con l’effettivo passaggio delle quote azionarie dalla famiglia Moratti alla cordata indonesiana. Per il 29 ottobre infatti è fissata l’Assemblea dei soci che, oltre a definire ripianamento dei debiti e ricapitalizzazione, dovrebbe ufficializzare l’ingresso dei nuovi soci e determinare il futuro Cda. Se per qualche ostacolo ulteriore le firme non arrivassero entro venerdì, si dovrebbe poi indire un’altra Assemblea nelle settimane successive. Con un inutile spreco di tempo.

Entro stasera dunque si spera di trovare l’intesa sulle questioni commerciali e sulla garanzia per mantenere la competitività della squadra e l’impegno del club nel sociale (Inter Campus). Poi ci sarà da capire se Thohir vuole davvero un posto in più nel board e se Moratti, pressato dal tycoon, accetterà la presidenza di garanzia. In cambio però il petroliere avrebbe chiesto alcune deleghe operative con cui intende tutelare il ruolo del figlio Angelomario nella nuova società che nascerà entro novembre.

Impostazioni privacy