Anche nella prima debacle stagionale, Alvarez si conferma tra le note positive

Inter-Roma Ricky AlvarezL’anticipo di sabato sera che ha visto la Roma di Rudi Garcia passeggiare a San Siro su un’Inter tanto sfortunata quanto distratta, ha probabilmente tarpato le ali a un entusiasmo che, dalle parti di Appiano Gentile, stava cominciando a diventare contagioso.

Parecchie cose non hanno funzionato, a partire dalle prestazioni di alcuni singoli come Alvaro Pereira che, vista l’assenza di Jonathan, è stato riproposto sull’out mancino con conseguente dirottamente di Nagatomo sul versante opposto. L’uruguaiano però è solo l’emblema di una serata storta, a cui hanno partecipato anche gli affanni e le distrazioni di giocatori come Ranocchia e Taider.

Come spesso accaduto dalla scorsa primavera a questa parte però, Ricky Alvarez ha sfornato un’altra prestazione da leader che, a questo punto, lo pone di diritto quale punto imprescindibile di una squadra che non può più fare a meno della sua classe. Il fantasista argentino, che all’occorrenza è ormai solito trasformarsi in mezzala o in esterno, è stato uno dei pochi a cercare di scuotere la squadra anche sullo 0-3. Lo sconforto generale che si respirava al Meazza con la Roma abbondantemente in vantaggio è stato talvolta spezzato dalle fiammate del venticinquenne di Buenos Aires che, in diverse occasioni, ha cercato di spronare i compagni.

Schierato alle spalle dell’unica punta Palacio, Ricky ha cercato spesso di trovare la giocata vincente cercando di eludere la muraglia difensiva imbastita da Rudi Garcia e cementata dalle prestazioni sontuose di Castan, Benatia e De Rossi. A differenza di altre volte però, contro la Roma non è bastato il genio dell’ex Velez per scardinare la difesa avversaria, che ha retto all’urto nerazzurro.

Ancora una volta è parso evidente quanto sia opportuno optare su uno schieramento con due attaccanti e l’arretramento di Ricky nel cuore del gioco, per permettergli di partire da più lontano e avere l’opportunità di buttarsi in quei varchi squarciati da Palacio e uno tra Icardi, Milito o Belfodil. La forza della nuova Inter di Mazzarri, ancora in fase di costruzione, può derivare proprio dall’estro di Alvarez che, coadiuvato da un altro elemento tecnicamente sopraffino come Kovacic, potrebbe risultare decisivo per dare una svolta ad una stagione che sta entrando nel vivo.

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