Cambiasso a 360°: “Moratti è molto più di un presidente. Balotelli? No comment. Su Strama e Mazzarri…”

Esteban CambiassoIeri sera durante la trasmissione Tiki Taka, condotta da Pierluigi Pardo, è andata in onda un’intervista a Esteban Cambiasso realizzata da Sportmediaset nei giorni scorsi. Il Cuchu ha parlato brevemente di tutto: dalla sua vita privata al rapporto con Zanetti, dalla situazione dell’Inter attuale a quella della scorsa stagione con l’esordiente Stramaccioni.

Si parte con una serie di domande secche per capire i gusti del centrocampista nerazzurro: tra cotoletta e asadomeglio l’asado“, tra Messi e Maradona c’è più diplomazia, “Messi ha superato tuttti, ma Maradona è un’icona difficile da superare in Argentina.” Ancora, gli chiedono chi sceglie tra Zanetti e Milito: “Impossibile fare una scelta, sono entrambi amici“. Poi cosa gli piace e non gli piace dell’Italia: “Mi piace il popolo interista, a volte mi infastidisce la disorganizzazione”.

Si passa alle domande più personali. Qual è stato il momento più bello della tua vita? “Sicuramente la nascita dei miei figli”. E il gol più bello? “Quello del 2-1 contro il Chelsea a San Siro, nell’anno del triplete. Perché è arrivato quando sembravano tornare i fantasmi delle vecchie Champions”. L’intervistatore prova ad intromettersi nelle vicende private del Cuchu, ma, come in mezzo al campo, su questo argomento il 19 intercetta subito il pallone: “Perché non si parla della mia vita privata? Lo dice la parola stessa…

Sponda Milan, l’argomento che è al centro dei giornali in questi giorni sono le tre giornate di squalifica a Balotelli per l’ennesima “balotellata”. Ma Cambiasso non ha nulla da dire: “Lo saluto soltanto, non voglio commentare”. L’altra notizia da prima pagina degli ultimi mesi riguarda la stessa Inter: è l’ingresso in società del magnate Thohir. Per il Cuchu ciò che conta è ancora il patron nerazzurro: “Moratti è molto più di un presidente normale“.

Si parla anche delle difficoltà dello scorso anno. Per il vice capitano nerazzurro il problema era legato all’età di Stramaccioni? “Non penso. In genere non mi piace cadere nella tentazione di parlare dei giocatori e degli allenatori in base alla loro età.”

Infine qualche parola sull’Inter di oggi. Mazzarri il vero top player? “No, penso che rimangano importanti i giocatori.” Com’è hai vissuto il rientro di Milito? “Sul suo gol ero quasi in lacrime, so tutto quello che ha passato per tornare.” E su Zanetti: “Sarò certamente commosso quando rientrerà”.

Sulle sue idee per il futuro Cambiasso svia: come finirà con la Fiorentina? “Finisce quando l’arbitro fischia”. Gli obiettivi della squadra? “Continuare su questa strada, non possiamo sbagliare. E giocare sempre con intensità”. Allenatore un giorno? “Non lo so ancora”.

 

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