Cambio di mentalità: ecco la “ricetta” di Mazzarri per far tornare grande l’Inter

ricetta di MazzarriL’aspetto più preoccupante, che ha caratterizzato gran parte della stagione 2012/2013, riguardava l’atteggiamento di un’Inter troppo spesso vittima del gioco avversario e che finiva per concedere parecchie occasioni da gol. Proprio per questo, Samir Handanovic aveva conquistato diverse prime pagine sui giornali, dove veniva incensato per le sue prodezze, che spesso sottraevano i nerazzurri da figure ancor più magre di quelle reali.

La miriade di infortuni che aveva decimato la rosa di Stramaccioni, privò poi l’allenatore romano di diverse pedine fondamentali in quasi tutte le zone del campo e il fatto di non poter lavorare costantemente con un gruppo di giocatori al completo, non diede a Zanetti e compagni la possibilità di trovare equilibrio e solidità.

Con l’arrivo di Mazzarri – anche se potrebbe sembrare prematuro esaltarne il lavoro, visto che siamo appena ad inizio settembre – la squadra sembra aver ritrovato in poco tempo sicurezza difensiva (con il solito contributo di un super Handanovic), armonia tra i reparti e pericolosità offensiva.

Difficile pensare che alla base di questo cambiamento ci siano gli innesti del mercato estivo: infatti, gran parte dei nuovi acquisti – Campagnaro a parte – sono rimasti fin qui a guardare assistendo al rilancio dei compagni confermati dalla scorsa stagione. A cambiare non sono stati gli elementi in campo, bensì la mentalità con cui questi affrontano gli avversari.

Nella conferenza stampa pre-Catania, Walter Mazzarri, interrogato su quale fosse la risposta più importante che si sarebbe aspettato dai suoi ragazzi al Massimino, ha concentrato le sue attenzioni sull’atteggiamento del gruppo: “Una squadra come l’Inter deve giocare allo stesso modo, in casa e fuori casa. Sono gli altri a doversi preoccupare di noi. Proprio in tal senso sono arrivate conferme importanti: anche in uno stadio caldo come quello rossoazzurro e nonostante qualche minuto iniziale di sbandamento (dovuto a quei fantasmi di cui ha parlato lo stesso mister e che non sono ancora stati cancellati del tutto), l’Inter ha imposto il suo gioco per quasi tutta la durata del match.

Difficilmente i nerazzurri riusciranno ad imporsi così in tutte le partite, ma Mazzarri pretenderà che i suoi giocatori sappiano leggere in maniera perfetta l’andamento delle partite, stringendo i denti quando l’avversario preme sull’acceleratore e tentando il forcing quando il vento tira a favore. Da qui passa la crescita della squadra e solo grazie a questo lavoro tattico e psicologico, l’Inter potrà tornare ad essere una grande squadra.

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