Le sette sorelle, volume secondo

Sette sorelleIl ritorno delle sette sorelle. Non si tratta dell’opinabile titolo di una serie televisiva né dell’improbabile riunione di una famiglia numerosa, ma delle future sorti del campionato italiano.

A pochi istanti dall’inizio della seconda giornata della massima serie, c’è chi aspetta una riconferma e chi, dal canto suo, prepara una vendetta, mentre tutti gli addetti ai lavori avranno gli occhi puntati sul terreno di gioco, ma gli altri sensi pronti a captare e fiutare nuovi affari in questi ultimi frenetici giorni di mercato.

L’incipit di questa stagione non fornisce ancora elementi sufficienti alla elaborazione dei primi pronostici, ma riporta in auge una definizione risalente agli anni ’90, quando a contendersi l’intero bottino e la gloria erano Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma e Fiorentina, definite per l’appunto le “sette sorelle”. Il tempo, però, non perdona, spazzando via anche le briciole di un generoso passato basato su fondamenta poco solide.

E’ il caso della Fiorentina di Cecchi Gori, della Lazio di Cragnotti o del Parma di Tanzi che hanno abbandonato il “vagone scudetto” per ripartire umilmente dalla coda del treno. Conseguenza naturale ed inevitabile dell’autoesclusione di diverse aspiranti reginette è stata l’assegnazione del tricolore sempre sull’asse Milano-Torino e un evidente equilibrio tra tutte le altre compagini dietro le solite note.

Dalla classifica definitiva dell’anno passato, dai risultati della prima giornata di Serie A, ma soprattutto dalla campagna acquisti condotta fino a questo momento, si potrebbe anche azzardare un primo pronostico: le “sette sorelle” sono tornate.

Il responso dell’ultimo campionato ha esplicato la netta superiorità della Vecchia Signora, la definitiva consacrazione di un Napoli ambizioso che ha preso il posto del Parma nella “allegra combriccola”, la voglia di rimanere ai vertici del Milan, la rinascita della Fiorentina dei Della Valle e le difficoltà incontrate da Inter, Roma e Lazio (detentrice comunque della Coppa Italia).

La prima giornata del torneo ha, invece, portato in dote le vittorie delle grandi d’Italia, ad eccezione del Milan di Allegri con la testa ad un preliminare di Champions League, che ha rappresentato il primo vero spartiacque della stagione rossonera. Da questi primi dati è possibile riscontrare una distanza abissale tra le prime della classe e tutte le altre, a differenza di quanto rilevato nelle precedenti stagioni. Escludendo Udinese e Catania, sempre avversarie insidiose, sembra essere aumentato tale dislivello, essendosi moltiplicate le cosiddette “squadre materasso”(a livello teorico, visto che le sorprese non mancano mai).

Il calciomercato ha evidenziato in modo ancor più marcato queste differenze, con Higuain, Gomez, Tevez, Icardi, Strootman e tanti altri ad accrescere il tasso tecnico delle squadre che si contenderanno lo Scudetto e, in seconda battuta, un posto in Europa.

Se è vero che tre indizi fanno una prova, prepariamoci ad assistere (chi dal divano di casa, chi dagli spalti dello stadio) ad un campionato ricco di sorprese e colpi di scena: le “sette sorelle” son tornate.

Impostazioni privacy