Eto’o, prime parole in blues: “Ho ancora voglia di vincere. Quando è arrivata la chiamata di Mou…”

Chelsea Samuel Eto'oSamuel Eto’o, sogno di molti tifosi nerazzurri, si è accasato al Chelsea di José Mourinho e nella sua prima intervista, concessa al sito ufficiale dei londinesi, ha subito annoverato l’allenatore portoghese fra i motivi che lo hanno spinto a raggiungere Stamford Bridge: “Non è stata una decisione difficile. Ho visto le qualità che ha il Chelsea e in passato sono stato molto felice con José Mourinho, così, quando è arrivata l’opportunità, l’ho colta al volo. Ho parlato con José solo poche volte, ma quello che ci siamo detti è privato”.

Il camerunese spiega anche come sia stato a un passo dal giocare in Inghilterra in passato e quanto antico sia il feeling con la Premier e lo stadio dei ‘Blues’: “Ho avuto un paio di occasioni per arrivare in Inghilterra, inclusa la prima volta di Mourinho alla guida del Chelsea, ma per un motivo o per l’altro, la cosa non è mai andata in porto. Nella mia carriera sono stato abbastanza fortunato da vincere molti trofei in diversi paesi, ma uno dei miei ultimi sogni come professionista è proprio venire a giocare in Premier League e vedere se riesco a ripetere i successi degli anni passati. Ho giocato in passato allo Stamford Bridge con Inter e Barcellona, due grandi squadre si incontrano spesso. Non tutti i match sono finiti bene, ma tutti sono stati spettacolari. L’atmosfera era incredibile, i tifosi non smettevano di cantare, e arrivando dalla Spagna, dove non sempre è così, è stata una grande sorpresa”.

L’ex centravanti dell’Anzhi ha anche tessuto le lodi di Guus Hiddink e di Willian, suo compagno nel club russo e ora con i londinesi e si è detto orgoglioso di essere l’ultimo di una lunga serie di giocatori africani di alto livello che hanno fatto la storia del Chelsea, per poi chiudere, a suo modo, parlando di Champions League: “Se vincessi la coppa con il Chelsea avrei vinto con tre squadre diverse? Giocavo a Madrid quando vinsero la Champions (nella stagione 1999/2000, disputando appena due partite, ndr), quindi sarebbero quattro. Vincere è il motivo principale per alzarsi dal letto domani mattina. Io voglio vincere ancora.

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