Contro il Real altra prestazione convincente di Ricky Alvarez. È sbocciato definitivamente?

AlvarezRicky Alvarez, dopo le bordate di fischi del primo anno e mezzo in nerazzurro, ha saputo sfruttare la serie di infortuni che hanno colpito il parco attaccanti interista e ritagliarsi tanto spazio, fornendo prestazioni di livello con assist e gol.

Con l’arrivo di Mazzarri sembrava che il trequartista argentino potesse lasciare l’Inter: difficile trovare per lui una collocazione ideale nel 3-5-2 tanto amato dal tecnico toscano, complicato integrare un giocatore che dava l’idea di essere tanto tecnico quanto lento in un contesto fatto di inserimenti, corsa e sacrificio. Invece, durante il ritiro di Pinzolo, Ricky Maravilla si è messo a disposizione dell’ex tecnico del Napoli, mostrando grande impegno, spirito di sacrificio e una capacità di adattarsi al ruolo di interno di centrocampo che in pochi avrebbero pronosticato.

A suggellare questo momento ottimo per l’ex Velez è arrivata anche la chiamata del c.t. argentino Sabella per l’amichevole del 14 agosto contro l’Italia; in quella data, l’Argentina sarà composta quasi interamente da elementi che militano nei campionati europei, con una forte presenza di giocatori della nostra Serie A.

Anche in una pesante sconfitta come quella subita dall’Inter contro il Real Madrid nella serata di sabato, Alvarez ha saputo dare la scossa alla squadra entrando dalla panchina a metà ripresa. Il risultato era ormai già compromesso, ma l’argentino è stato in grado di creare grattacapi non indifferenti a Pepe e compagni. Le serpentine che hanno portato Ricky più volte a tu per tu con Diego Lopez hanno fatto stropicciare gli occhi ai tifosi nerazzurri.

L’aspetto negativo della prestazione fornita dal trequartista di Mazzarri, non è stato tanto lo sfortunato autogol che ha fissato il risultato sul definitivo 3-0 per i Blancos, ma la poca cattiveria sotto porta. Infatti, dopo aver saltato agevolmente più avversari, Alvarez ha mancato l’appuntamento con il gol calciando spesso debolmente tra le braccia del portiere. Se Ricky riuscirà a colmare anche questa sua lacuna, l’allenatore toscano dovrà ritagliare sempre più spazio nel suo scacchiere per uno dei pochi giocatori in grado di fare la differenza in questa Inter.

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