L’infortunio di Samuel rilancia Ranocchia: sarà lui il perno della difesa a tre di Mazzarri

Andrea Ranocchia Inter allenamentoTra i meriti da attribuire a Walter Mazzarri nella sua esperienza vissuta a Napoli c’è sicuramente quello di aver saputo dare una grandissima solidità difensiva alla propria squadra, qualità che ha permesso agli azzurri di De Laurentiis di ritagliarsi un ruolo da protagonisti sia in Italia che in Europa.

L’arrivo a Milano dell’allenatore toscano è avvenuto, guarda caso, proprio dopo una della stagioni più negative della storia nerazzurra: solo prendendo in esame il campionato, infatti, sono state 57 le reti incassate dall’Inter a dispetto delle 55 realizzate. Numeri da retrocessione che non hanno lasciato indifferente il patron Massimo Moratti, pronto ad affidarsi al tecnico artefice della favola partenopea per tornare ad avere una difesa di nuovo all’altezza.

Fin dal primo incontro con i suoi nuovi giocatori, avvenuto lo scorso 8 luglio alla Pinetina, Mazzarri ha cominciato a lavorare duramente per far apprendere i meccanismi del suo 3-5-2 e per cominciare a stabilire, anche grazie alle prime amichevoli, gli undici “titolarissimi” che rappresenteranno la base della nuova Inter.

E, tra un attacco in attesa del pieno rientro di Milito e un centrocampo da completare con pedine da rintracciare sul mercato, il solo reparto con una fisionomia già definita sembra proprio quello arretrato: l’inamovibile Handanovic tra i pali, il nuovo arrivato Campagnaro sul centro destra e la piacevolissima sorpresa Juan Jesus sul centro sinistra. L’unico dubbio per il tecnico di San Vincenzo ha riguardato il ruolo di centrale, con Samuel e Ranocchia ad alternarsi nella prime uscite stagionali.

Ad eliminare anche questa incertezza, però, ci ha pensato la sfortuna visto l’infortunio alla coscia sinistra che ha patito The Wall (stiramento di secondo grado, ndr) e che lo terrà lontano dal rettangolo di gioco almeno per le prossime 3-4 settimane. Una brutta notizia per Mazzarri che ha perso così il centrale argentino in un momento della preparazione molto importante, soprattutto considerando la non più perfetta tenuta fisica del roccioso 35enne ex Roma.

Un’occasione da sfruttare al massimo, invece, per Andrea Ranocchia che, dopo il solito periodo passato al centro di mille rumors di mercato, ha l’occasione di dimostrare di essere finalmente pronto per diventare il perno inamovibile della difesa nerazzurra.

Il centrale umbro, dopo aver giocato già in una difesa a tre (posizionato però sul centro destra) con Stramaccioni in panchina, con il nuovo allenatore andrebbe a ricoprire un ruolo più adatto alle sue caratteristiche fisiche, con meno occasioni di essere esposto all’uno contro uno sull’esterno e facendo prevalere la sua grande abilità nel gioco aereo.

La sua perfetta integrazione nello scacchiere tattico nerazzurro è di fondamentale importanza, sia per il grande valore tecnico del ragazzo, sia per le alternative poco convincenti attualmente a disposizione: da una parte c’è Chivu, che non si è mai dimostrato realmente all’altezza quando posizionato al centro della retroguardia, e dall’altra c’è il jolly Cambiasso, attualmente però unica soluzione come mediano davanti alla difesa.

L’esplosione definitiva di Ranocchia, dunque, è di fondamentale importanza per far sì che questa diventi realmente la stagione della svolta in casa Inter e per lasciare aperta la porta, dopo le ultime cocenti esclusioni, ad una convocazione da parte di Cesare Prandelli per il prossimo Mondiale in programma in Brasile nel 2014.

 

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