Pereira: “Sto bene e ho tanta voglia di riscatto. Il lavoro degli esterni con Mazzarri…”

pereira inter chelseaL’anno del riscatto; è questo il titolo che si può dare alla stagione 2013/2014 per i nerazzurri, chiamati a un cambio di rotta importante dopo le ultime due annate deludenti. Oltre all’intero club, anche alcuni singoli hanno voglia di far bene nel nuovo corso targato Mazzarri: uno di questi è l’uruguaiano Alvaro Pereira.

Ai microfoni di Inter Channel, l’ex Porto parla delle sue sensazioni in queste prime fasi di preparazione: “Sto bene, stiamo lavorando per arrivare nel miglior modo possibile all’inizio del campionato. Il nuovo look? Giocare con il codino mi dava un po’ fastidio, soprattutto quando prendevo la palla di testa allora quando sono arrivato in Uruguay alla fine della scorsa stagione ho tagliato tutto”.

Il lavoro sugli esterni è uno dei punti cardine del gioco di Mazzarri: “E’ un grande stimolo, ma anche una grande responsabilità. Ci sono sempre cose nuove da imparare, io sono sempre disposto ad ascoltare il mister e fare quello che mi chiede dando il 100% di me stesso. Come calciatore voglio seguire le indicazioni dell’allenatore nel miglior modo possibile”.

Le amichevoli precampionato contro avversari di spessore stanno mostrando un’Inter in crescita, nonostante ci sia ancora da migliorare: “Giocare partite così stimolanti serve per aiutarci a consolidare il modulo che vuole l’allenatore e ricordarci che bisogna sempre giocare per vincere. La mentalità della squadra deve sempre essere questa. Quando gioco male sono sempre il primo a fare autocritica, ma lo scorso anno fa parte del passato e guardiamo avanti con fiducia”.

Infine una battuta sulla Nazionale: “L’Uruguay è una cosa particolare. Non amo parlare allo stesso modo della squadra di club e della Nazionale perchè sono due cose diverse. Un calciatore deve dare tutto se stesso per il club in cui milita. L’anno scorso abbiamo fatto male, come squadra, come staff e come società ed è per questo che sono arrivato in Nazionale con tanta fame a voglia di fare bene, per poi andare in vacanza e tornare il prima possibile”.

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