Monte ingaggi, avanti con l’austerity: anche Cambiasso e Milito pronti a spalmare?

Cambiasso e MilitoIn un mondo del pallone comandato sempre più dagli sceicchi che, non curandosi del fair play finanziario imposto dall’UEFA nel 2009, continuano a far compere e proporre contratti ultramilionari ai giocatori più importanti sul mercato, c’è chi deve far fronte alle normali logiche di bilancio.

Come tante società europee, soprattutto italiane (a causa di una pressione fiscale più rilevante), anche l’Inter ha la necessità di proseguire verso una logica di abbattimento dei costi e, in modo particolare, verso una diminuzione significativa del monte ingaggi. Dall’estate 2011 a oggi il taglio è stato abbastanza netto: si è passati dai 190 ai 125 milioni lordi di spesa annuale e il conto verrà ulteriormente limato, molto probabilmente, nei prossimi giorni.

Se le valutazioni del nuovo staff nerazzurro saranno positive anche per gli eroi del Triplete Esteban Cambiasso e Diego Milito, entrambi in scadenza di contratto il 30 giugno 2014, la società proporrà una spalmatura del loro importante ingaggio attuale (4 e 4,5 milioni, ndr) su 2 anni.

Tutto ciò potrebbe avere riscontri positivi per entrambi le parti in questione: infatti, questa operazione comporterebbe un ulteriore alleggerimento per le casse di corso Vittorio Emanuele e regalerebbe ai due senatori la possibilità di allungare il loro fedele, sincero e vincente rapporto con una società prestigiosa che li ha resi protagonisti a livello internazionale.

Ma se per il Cuchu sono tante le chance che ciò avvenga in tempi rapidi, per il Principe, ancora ai box per l’infortunio ai legamenti del febbraio scorso, la soluzione potrebbe essere di difficile valutazione: da un lato Mazzarri sarà molto attento ad analizzare la tenuta fisica dell’attaccante argentino, dall’altro lo stesso fuoriclasse argentino non ha mai fatto mistero di voler chiudere la carriera in patria, in quel Racing Avellaneda che nel lontano 2004 lo liberò per l’Europa.

Claudio Brambilla

 

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