Walter e Diego, un altro anno in nerazzurro per dare una mano all’Inter che verrà

Samuel e MilitoIeri mattina ad Appiano Gentile si sono rivisti Walter Samuel e Diego Milito. Reduci entrambi da infortuni, i due hanno ricominciato il lavoro di recupero in vista della prossima stagione. Le immagini di Diego e Walter alla Pinetina hanno però un valore supplementare: danno l’idea che il passato dell’Inter, la storia recente della squadra, non sarà dimenticato nella costruzione del nuovo corso; l’anno prossimo molte saranno le novità, a partire dall’allenatore, ma ancora una volta si ripartirà dai campioni che hanno fatto grande l’Inter di oggi.

Walter e Diego, il Muro e il Principe, rappresentano la storia recente dell’Inter: dai successi di Mancini fino all’ultimo trofeo, la Coppa Italia con Leonardo, passando per la cavalcata trionfale del triplete di Mourinho e i trofei di Benitez. Negli ultimi anni le prestazioni della squadra sono state legate indissolubilmente alle condizioni dei due argentini. La difesa nerazzurra senza Samuel è andata spesso in confusione, soffrendo la mancanza del suo punto di riferimento, non importa se il modulo fosse a tre o a quattro. Stessa cosa per l’attacco, inevitabilmente spuntato quando il 22 non scendeva in campo; lo si è visto nel finale della stagione appena terminata, quando da febbraio in poi l’assenza di Diego ha pesato molto sulle ambizioni della squadra.

Inevitabile quindi che l’Inter ponga i suoi due campioni al centro del progetto che si sta costruendo. Intanto si sta già cercando di far crescere giovani talenti che un giorno potranno prendere la pesante eredità dei due. Si pensi a Ranocchia per la difesa, a Icardi e Belfodil (più Longo e Livaja) per l’attacco. Sì perché l’età e i molti inforuni alle spalle non consentono a Diego e Walter di giocare più di una volta a settimana ai loro livelli. Questa stagione, senza gli impegni di coppa, permetterà loro di lavorare con calma durante la settimana e di essere utili nell’economia di gioco di Mazzarri.

Quella che verrà sarà un’Inter ibrida, con molti giovani ma anche diversi giocatori con una lunga carriera alle spalle. Anche per questo il 22 e il 25 saranno importanti, aiutando i giovani ad ambientarsi nella nuova realtà che li attende e facendo capire a tutti i nuovi arrivati cosa significa vestire con orgoglio i colori dell’Inter.

Un ultimo anno insieme, in nerazzurro, per dare una mano dove serve nella costruzione di una squadra vincente. Un ultimo giro di giostra prima di lasciare il circo interista: Walter si ritirerà, Diego probabilmente tornerà in Argentina. Intanto pensiamo al presente, che con loro in campo sarà già più roseo.

 

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