C’eravamo (Bene)amati: Cassano e l’Inter pronti a dirsi addio

addio Cassano Inter-Roma esultanzaMeno di un anno fa, per la precisione il 22 agosto 2012 , nasceva la storia d’amore tra Antonio Cassano e l’Inter. Era la prima vera Inter di Stramaccioni, il tecnico che aveva espressamente chiesto alla dirigenza nerazzurra di portare avanti con convinzione il passaggio da una sponda all’altra del Naviglio tra Giampaolo Pazzini e il talento di Bari Vecchia.

Sembrano preistoria ai giorni d’oggi le dichiarazioni del “sopra il cielo c’è l’Inter” in cui si vedeva un Cassano entusiasta di vestire la maglia nerazzurra. Purtroppo, infatti, dopo una sola stagione le strade sembrano davvero sul punto di dividersi nell’ambito della trattativa che porterebbe Ishak Belfodil alla corte di Walter Mazzarri già dal ritiro di Pinzolo al via il 10 luglio.

La stagione appena trascorsa da FantAntonio e’ stata caratterizzata da alti e bassi. Dopo un inizio di campionato scintillante, sia a livello personale che di squadra, il talento barese, vittima anche di qualche problema muscolare, non è riuscito più a sfoderare il suo enorme potenziale nella seconda parte di stagione, fatta eccezione per la sfortunata partita di ritorno di Europa League contro il Tottenham in cui deliziò San Siro con molte giocate e 2 gol, avvicinando l’Inter a una rimonta senza precedenti nella storia del calcio.

Lo score 2012-2013 è rappresentato da 39 presenze, 10 gol e 12 assist tra campionato e coppe. Il suo futuro si chiama Parma dove ad attenderlo a braccia aperte ci sarà quel Roberto Donadoni che tanto ha creduto in lui durante l’esperienza da commissario tecnico della Nazionale nell’Europeo del 2008.

Questa probabilmente la molla che ha convinto Cassano ad accettare il trasferimento in terra emiliana. Per lui, infatti, pronto un contratto triennale da protagonista. Altra sfida affascinante per FantAntonio in vista del Mondiale 2014 in Brasile, ultimo vero obiettivo della sua carriera.

Dopo avergli dato la possibilità di superare il cielo con un dito, non ci resta che che auguragli le migliori fortune professionali.

Claudio Brambilla

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