Il pagellone nerazzurro 2012/2013: Stankovic, Obi e Mudingayi s.v.

pagellone nerazzurro Stankovic Mudingayi ObiPer il pagellone nerazzurro di SpazioInter.it analizziamo oggi la sfortunata annata di tre centrocampisti che purtroppo sono stati ai box per gran parte della stagione. Stiamo parlando di Dejan Stankovic, Joel Obi e Gaby Mudingayi, i quali, a causa di diversi acciacchi fisici, non sono praticamente mai stati a disposizione di Andrea Stramaccioni. La classe del serbo, la freschezza e la duttilità di Obi e la forza fisica del belga, sarebbero potute tornare molto utili alla causa interista, soprattutto nell’ultima parte della stagione.

Stankovic, Obi e Mudingayi s.v.

Stankovic, nell’intento del tecnico romano, sarebbe dovuto essere il fulcro del centrocampo nerazzurro. La carriera di Deki però, è stata messa a repentaglio il 2 maggio 2012, quando un infortunio al tendine d’Achille lo ha tenuto fuori dai giochi fino a settembre. Per il ritorno in campo ha dovuto pazientare poi fino al 10 febbraio 2013, quando riapparì nella sfida di campionato vinta per 3-1 contro il Chievo Verona. Per lui, nella stagione da poco terminata, solo 3 presenze complessive, che hanno con tutta probabilità calato il sipario sulla sua storia d’amore con la Beneamata. Infatti, in queste ore Stankovic starebbe trattando con la società la rescissione del suo contratto, in scadenza nel giugno del 2014.

Joel Obi, dal canto suo, rappresenta probabilmente il più grosso rimpianto di Andrea Stramaccioni. Infatti, l’ex allenatore dell’Inter contava molto sulla definitiva esplosione del nigeriano, che però è stata ostacolata da continui problemi muscolari. Le 4 apparizioni stagionali condite dal gol del 4 ottobre nella vittoria fuori casa per 1-3 contro il Neftçi Baku in Europa League, testimoniano la poca incisività del centrocampista ventiduenne nell’economia della stagione interista.

Discorso analogo può essere fatto per Gaby Mudingayi, sbarcato l’estate scorsa ad Appiano Gentile dal Bologna con la formula del prestito oneroso di 750 mila euro con diritto di riscatto (fissato sempre a 750 mila euro), firmando un contratto biennale fino al 30 giugno 2014 da poco più di un milione a stagione. La sua annata, che si concluderà con appena 14 presenze, prende fin da subito una brutta piega con l’esordio di agosto contro il Vaslui, quando dopo pochi minuti è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Dopo il rientro di ottobre e alcune buone apparizioni, il 27 gennaio, durante Inter-Torino, gara valida per la seconda giornata di ritorno di Serie A, si rompe il tendine d’Achille mettendo fine alla sua stagione.

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