Icardi: “Lasciare Barcellona è stata la scelta giusta. Adesso sono pronto per l’Inter”

Mauro Icardi Samp-Juve esultanzaPiccoli talenti crescono. E’ questo il caso di Mauro Icardi, rivelazione dell’ultimo campionato e vero protagonista della stagione blucerchiata. L’argentino, partito come rincalzo di Eder e Maxi Lopez, si è affermato a suon di gol ed è riuscito a guadagnarsi un posto da titolare convincendo, una prestazione positiva dopo l’altra, prima Ciro Ferrara e, poi, Delio Rossi.

Maurito, alla sua prima esperienza nella massima serie, ha collezionato dieci reti, tra le quali ricordiamo quella decisiva durante il “derby della Lanterna”, il poker rifilato al Pescara e i tre gol messi a referto tra andata e ritorno contro la Juventus campione d’Italia. Neanche il tempo di metabolizzare le recenti soddisfazioni che per l’attaccante di Rosario si sono spalancati i cancelli di Appiano Gentile e la possibilità di migliorare accanto ai tanti argentini presenti nella rosa nerazzurra. In un’intervista rilasciata al giornalista Mario Garcia De La Santa, il giovane bomber si racconta, partendo dalle sue passate esperienze e concludendo con la nuova avventura che lo aspetta.

Agli albori della propria vita calcistica, Icardi è cresciuto nelle giovanili dell’Union Deportiva Vecindario, tra le cui fila ha militato fino al 2008, anno del suo passaggio al Barcellona: “Tengo con me tanti ricordi e amici al Vecindario, grazie al quale ho avuto la possibilità di arrivare al Barcellona”.

Il suo approdo in blaugrana ha rappresentato, di certo, una tappa fondamentale del proprio percorso di formazione: “A La Masìa ho imparato tanto, è una delle migliori scuole di calcio a livello mondiale. Lasciare Barcellona – aggiunge ‘El Nino del partido’ – è stata una decisione presa insieme a mio padre e al mio agente. Visto come sono andate le cose è stata la mossa giusta.

L’ambiente genovese gli ha consentito di lavorare con tranquillità e mostrare le sue reali potenzialità, permettendogli di passare da volto sconosciuto del campionato italiano a giovane promessa del panorama calcistico nostrano: “Per la verità giudico molto positivamente l’esperienza alla Sampdoria, era la mia prima volta in serie A e credo che le cose siano andate molto bene. Il mister ha creduto moltissimo in me, dandomi la possibilità di trovare grande fiducia in campo”.

Su di lui gravano ora le speranze e le ambizioni del popolo interista, al termine di una stagione disastrosa per i colori nerazzurri: “Per tutti i giocatori ricevere l’interesse da parte di un club come l’Inter è un qualcosa di speciale. Sono lusingato e motivato per affrontare il nuovo progetto.

Il suo ambientamento in uno dei campionati più combattuti del mondo, in cui spesso regnano tatticismi esasperati, è stato rapido e a soli 20 anni l’argentino è salito alla ribalta: “Logicamente all’inizio è stato difficile l’adattamento, ora parlo perfettamente l’italiano e questo mi aiuta molto.

Una battuta finale sulla possibilità di giocarsi la convocazione nella Selecciòn per i prossimi Mondiali che avranno luogo in Brasile: “E’ uno dei miei sogni, Sabella è venuto a vedermi giocare contro la Roma, ho segnato un gol e mi ha detto che mi tiene in considerazione. Io intanto continuo a lavorare duramente”.

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