Il mercato virtuoso nerazzurro: senza nuovi capitali, l’Inter deve operare con la massima attenzione

MorattiI tempi in cui l’Inter, ma in generale l’intera Italia del pallone, compiva razzie nei campionati di tutto il mondo, portando in Serie A i migliori giocatori del pianeta, sono un ricordo lontano, così come le cifre faraoniche sborsate dai presidenti per rafforzare le squadre; dai 48 miliardi per Ronaldo e dai 90 per Vieri siamo passati a manovre ben più accorte e dalle cifre decisamente più contenute, come se si stesse attuando un mercato virtuoso nerazzurro.

In effetti l’Inter sta facendo i conti con una politica di controllo delle spese e tagli degli stipendi, ragion per cui la sessione estiva del calciomercato vedrà lo staff del presidente Moratti operare con estrema cautela, ragionando su scambi e utilizzo di contropartite per abbassare le richieste altrui.

Per Basta, candidato numero uno per il ruolo di esterno destro di centrocampo, si possono sfruttare i buoni rapporti con l’Udinese, ma soprattutto la seconda metà del cartellino di Faraoni, già approdato in Friuli la scorsa estate nell’ambito della trattativa Handanovic, anche se non è da escludere che qualche altro giovane si trasferisca in bianconero con la formula della compartecipazione.

Discorso simile per quel che riguarda l’attacco, in particolare quel centravanti che possa svolgere la funzione di “paracadute” in attesa del ritorno di Milito e della definitiva affermazione di Icardi; piace molto Gilardino, di proprietà del Genoa, ma in prestito al Bologna, società che vorrebbe esercitare il diritto di riscatto. Per arrivare all’ex Parma e Milan, l’Inter propone ai rossoblu liguri lo scambio con Schelotto o il prestito di Longo, di ritorno dall’Espanyol.

L’alternativa a Gila è rappresentata da Rolando Bianchi; l’ex capitano del Torino vedrà il suo contratto in scadenza alla fine di questo mese, ragion per cui può essere acquistato a parametro zero, risparmiando sul cartellino. Inoltre Bianchi è una vecchia conoscenza di Mazzarri, il quale lo ha allenato ai tempi di Reggio Calabria e di quella storica salvezza del 2006/2007 con un handicap di 11 punti.

Capitolo centrocampo, posizione su cui si concentreranno le maggiori spese della dirigenza interista, alla costante ricerca del nuome giusto da affiancare a Kovacic e Guarìn; l’indiziato numero uno sembra essere Radja Nainggolan, su cui l’Inter è vigile da tempo, ma le pretese di Cellino potrebbero essere un ostacolo insidioso. Ecco perchè gli uomini di mercato nerazzurri, oltre a sondare altre piste, potrebbero utilizzare qualche contropartita da aggiungere ai circa 10 milioni cash, a fronte dei 15 richiesti dai sardi.

Al sopracitato Longo, si aggiungono come possibili “pedine di scambio” i vari Obi, Benassi, Pasa e Duncan, sebbene quest’ultimo abbia il maggior numero di chance di restare alla Pinetina dopo l’ottima seconda parte di stagione in B con il Livorno.

Il mercato dell’Inter si preannucnia dunque oculato e fatto di tanti scambi, sebbene lo scenario possa radicalmente cambiare qualora vi fosse l’avvento in società di un nuovo socio, con conseguenti capitali freschi da investire in sede di calciomercato.

 

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