Il pagellone nerazzurro 2012/13: Silvestre, voto 4.5

Silvestre InterSecondo appuntamento con il “pagellone nerazzurro 2012/2013; dopo Handanovic, sotto la lente d’ingrandimento un altro acquisto della scorsa estate,che però non ha reso come ci si sarebbe aspettato.

Silvestre: voto 4.5

Presentato in nerazzurro insieme ad Handanovic, l’avventura interista di Silvestre è stata diametralmente opposta a quella dell’estremo difensore sloveno; al termine di una stagione da dimenticare, un po’ come quella dell’intera squadra, l’argentino si trova, dopo solo un anno, con le valigie in mano, anche se il suo cartellino dovrà essere riscattato visto l’accordo con il Palermo.

Acquistato dal club del presidente Zamparini con la formula del prestito con obbligo di riscatto, Silvestre è giunto a Milano per essere il degno erede di Lucio, svincolatosi dal club interista e approdato per pochi mesi alla Juventus; le eccellenti stagioni in Sicilia lasciavano ben sperare, viste le tante reti messe a segno con le maglie di Catania e Palermo.

Purtroppo, Matìas ha avuto un ambientamento difficile, il cui emblema è rappresentato dalla brutta prestazione alla seconda giornata con la Roma; se a tutto ciò si aggiungono l’esplosione di Juan Jesus e il cambio di modulo messo in atto da Stramaccioni, la perdita di posizioni nella gerarchie difensive è risultata inevitabile.

Impiegato quasi esclusivamente nel girone di Europa League, l’argentino ha mostrato diverse lacune caratteriali ancor più che tecniche, non riuscendo a esprimersi al meglio nelle poche apparizioni in Serie A: insufficiente a Bergamo con l’Atalanta, di lui si sono perse le tracce fino alla topica che ha consentito l’1-0 di Ilicic nel match del Barbera alla quintultima giornata. La sua stagione non può che essere gravemente insufficiente, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che avrebbe dovuto rivestire un ruolo chiave nella StramaInter.

La stranezza del calcio sta anche nel fatto che, a distanza di dodici mesi, si possa passare da ottimo difensore a riserva che nessuno più vuole; ovviamente, le colpe della disfatta dell’Inter non possono essere attribuite solo e unicamente a Silvestre, ma è difficile non evidenziare come l’ex catanese abbia fallito l’appuntamento con il definitivo salto di qualità e si ritrovi ora sul piede di partenza.

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