Il pagellone nerazzurro 2012/13: Handanovic, voto 7.5

Samir HandanovicMaggio, tempo di bilanci e pagelle. Al termine di un’annata sciagurata, tracciamo delle valutazioni su tutti i protagonisti della stagione 2012/2013, annata travagliata che ha visto l’Inter concludere il campionato con un deludente nono posto.

Handanovic: voto 7.5

Uno dei pochi superstiti del naufragio del “Titanic Inter” è stato sicuramente il portiere sloveno. Arrivato in estate dall’Udinese per 11 milioni più la comproprietà di Faraoni, il gigante di Lubiana ha dovuto raccogliere la pesante eredità lasciata dal portiere più vincente della storia dell’Inter, quel Julio Cesar che tanto ha fatto emozionare la Milano interista.

Nonostante qualche perplessità iniziale e un infortunio al menisco che non gli ha consentito di disputare i preliminari di Europa League e le prime due giornate di campionato, Handa ha trovato la titolarità della porta dell’Inter nella vittoriosa trasferta sulla sponda granata di Torino, diventando da quel momento punto cardine della squadra di Stramaccioni.

Sicuro nelle uscite e reattivo tra i pali, l’ex Udinese ha dato a tutta la squadra una grandissima sicurezza, tanto da essere considerato, a ragion veduta, uno dei migliori portieri al mondo; la sua stagione è stata impreziosita da parate che hanno avuto il valore di un gol, basti pensare alla prodezza su Marchisio allo Juventus Stadium o a quella sul colpo di testa di Balotelli nel derby di ritorno.

Anche l’Europa League ha visto il numero 1 dell’Inter protagonista in più di una circostanza: grazie ai suoi interventi i nerazzurri hanno evitato passivi pesanti, vedi il K.O. a White Hart Lane, o sono riusciti a portare a casa i 3 punti (per informazioni, chiedere a Markovic del Partizan).

Il suo finale di campionato, complici le voci di un interessamento del Barcellona e il disarmo interista, è stato in leggero calo, con alcuni errori che hanno sorpreso il popolo nerazzurro, abituato a prestazioni di livello altissimo: l’indecisione sul gol di Muriel e l’errata uscita che è costata l’autogol di Ranocchia in Inter-Lazio sono piccole macchie di una stagione di tutto rispetto.

Nonostante i tanti gol subìti, l’affidabilità mostrata da Samir ha rappresentato un vero e proprio salvagente in svariate circostanze: l’estremo difensore sloveno sarà dunque una delle certezze da cui ripartirà la nuova Inter targata Mazzarri.

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