Kuz non è l’uomo giusto per Mazzarri. Si va verso il divorzio?

Zdravko Kuzmanovic Inter allenamentoL’errore da non ripetere quest’anno è chiaro a tutti, dirigenti compresi. Non ascoltare le richieste dell’allenatore appena ingaggiato, evitando di costruire una squadra su misura, come già capitato con Benitez, Gasperini e poi Stramaccioni, sarebbe imperdonabile. Mazzarri è appena arrivato e già ha fatto la lista della spesa, vuole giocatori di corsa e intensità, che in nerazzurro sono scarsi come i raggi di sole in questo maggio piovoso. Non solo: il tecnico toscano è abituato a lavorare con una rosa ristretta di uomini e chi non è utile al progetto sarà lasciato partire.

Per questo, negli ultimi giorni si è parlato dei possibili addii di vari giocatori acquistati più o meno recentemente dall’Inter. In ottica centrocampo, dove Mazzarri schiererà tre elementi nel 3-5-2 suo marchio di fabbrica, c’è posto per Kovacic, Guarin e un mediano dai piedi buoni (si parla di Nainngolan). Mudingayi e Gargano sono dati già in partenza, sopratutto l’uruguaiano che non gode della simpatia del mister dai tempi in cui entrambi erano a Napoli. Uno tra Obi e Duncan probabilmente lascerà l’Inter: senza Europa League lo spazio per fare esperienza sarà molto ridotto. E arriviamo all’incognita maggiore: Kuzmanovic.

Il mediano serbo, ingaggiato lo scorso gennaio dai nerazzurri alla modica cifra di un milione di euro, è stato per un lungo tempo assente dal campo a causa di una condizione precaria. Il suo fisico imponente prevede tempi di recupero molto lunghi, per cui c’è da presumere che anche nel finale di stagione Kuz abbia giocato al 50-60% delle sue possibilità. Con Strama ancora in panchina, il numero 17 avrebbe avuto sicuramente un’altra chance e, iniziando la preparazione estiva con i compagni, avrebbe potuto ritrovare la condizione giusta per giocare con intensità per tutti i 90 minuti.

C’è da dire che la natura del giocatore è chiara: la sua lentezza ricorda molto il passo felpato di Thiago Motta, titolare nella rosa del triplete perché l’unico in grado di dettare i tempi della manovra a centrocampo. Ecco, a quei tempi uno che corre poco o nulla ce lo potevamo permettere perché si recuperava in qualità offensiva, ora, con Kovacic e Guarin, mettere anche Kuz vorrebbe dire consegnare la mediana agli avversari, con tutto ciò che questo comporta.

Mazzarri predilige, specie al centro del campo, giocatori di corsa, di grande intensità, pronti a sradicare il pallone dai piedi dei palleggiatori avversari e far ripartire l’azione come fulmini. Per questo Kuzmanovic potrebbe essere tagliato dalla rosa interista: le sue qualità sono evidenti, ma non è il tipo di giocatore che piace al mister.

Così, dopo il probabile addio di Stankovic, l’Inter potrebbe perdere un altro pezzo di Serbia. Sarebbe un peccato per Kuz, arrivato in un’Inter in emergenza e costretto a giocarsi tutte le sue carte pur non avendo ancora raggiunto la migliore forma fisica. Bando agli indugi però se questa è la volontà di Mazzarri: se si vuole ricostruire in fretta bisogna prendere anche scelte difficili, senza guardare in faccia nessuno.

L’Inter 2013/14 dovrà essere una creatura di Mazzarri, solo questo conta. Cercare altro sarebbe un errore che non ci si può più permettere.

 

 

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