Presidente, si fermi finchè è in tempo!

Inter allenamento Meazza Stramaccioni Moratti (00) 07082012Forse sarà già troppo tardi, ma ci sono una serie di buoni motivi per concedere ad Andrea una seconda opportunità. Perché, vede, Presidente…

L’Inter di Stramaccioni è l’Inter dei 57 gol presi, ma anche quella che ne subisce solo 1 allo Juventus Stadium e solo 1 in due derby;

è quella che stabilisce il record di sconfitte, ma anche quella che non perde contro il club più titolato del mondo;

è quella che schiera AlvarezRocchi, ma anche quella del tridente MilitoPalacioCassano;

è quella che fa giocare lo stagionato Cambiasso, ma anche il talentino Kovacic;

…e via di questo passo.

Insomma, in questa stagione si sono viste cose buone e molto meno buone. La costante è l’allenatore, lui è rimasto sempre quello. Poi ci sono i fattori esterni: infortuni, squalifiche, cagarelle, pali, traverse, rigori (no, quelli non ci sono, va beh)…

Io a Stramaccioni concedo il beneficio del dubbio, e fossi in Lei, Presidente, gli lascerei la guida della squadra ancora un anno. Stagione sportiva, s’intende, non anno solare. Due anni con una concetrazione tale di sfighe, converrà, è impossibile che si susseguano. E se sarà così, se avremo cioè il tridente titolare, il miglior centrale e gli uomini simbolo out per la maggior parte della stagione per vari motivi, allora cacci pure Strama: è lui che porta sfiga.

Vogliamo un allenatore vincente subito? Sbagliato: vogliamo una squadra vincente. Ora come ora ne abbiamo 8 davanti a noi. E’ possibile costruire nel giro di 3 mesi e una settimana una squadra capace di superarne otto? Si potrebbe farlo investendo 100-150 milioni per comprare Subotic, Bale, Fabregas e Sanchez. E forse non basterebbero. Quindi: non è possibile.

A questo punto, ripeto, meglio dare a Stramaccioni la possibilità dimostrare il suo valore – o la sua mediocrità, nel caso – nel corso di una stagione “normale”. Perché Stramaccioni è quello del nono posto ma è anche quello della vittoria a Torino, del -1 a novembre dalla squadra bicampione d’Italia, con tutti gli effettivi al loro posto. Solo per questo, si meriterebbe di rigocarsela ad armi (quasi) pari.

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