Jonathan: “Sono stato un po’ sfortunato, ma ora il peggio è passato. Sul mio futuro…”

Inter allenamento 3 maggio 2013 Jonathan (10)Una sorpresa che non t’aspetti: così si potrebbe sintetizzare l’ultimo periodo di Jonathan, arrivato a Milano con la nomea di nuovo Maicon e incappato in una serie di prestazioni gravemente insufficienti, fino a questo finale in crescendo, condito da un gol in Coppa Italia alla Roma, prima dell’infortunio alla spalla. Il brasiliano, ospite di Drive Inter, ha parlato di sè, del suo impatto con il club di Moratti e di quello che potrà essere il futuro.

In primis, si parla dell’ambientamento, non facile durante il primo ritiro a Pinzolo: “Appena vinta la Copa Libertadores col Santos è arrivata la proposta dell’Inter e io ho accettato nonostante il mio club non volesse lasciarmi andar via. Il primo ritiro, però, è stato qualcosa di strano: ero come in un altro mondo, non parlavo nemmeno una parola d’italiano, ma grazie a Thiago Motta e a Bessa sono riuscito a integrarmi bene”.

Dopo tanti fischi, nelle ultime gare il popolo di San Siro ha riservato diversi apllausi all’esterno brasiliano, così come ad Alvarez, altro “oggetto misterioso” apparso in crescita nelle ultime giornate: “Sentire San Siro che urla il mio nome è incredibile, in un anno e mezzo non era mai successo. Questa è stata la giusta scintilla per sbloccarmi. Lo stesso vale per Ricky Alvarez: dal mio punto di vista lui è un campione, fa delle cose incredibili in allenamento. Tutti parlano male di noi, ma è ingiusto. Nel calcio può succedere di tutto, sono felice per lui perché è un bravo ragazzo”.

Jonathan, nella passata stagione, ha vissuto un’esperienza al Parma, che lui stesso giudica importante per la sua crescita: “Non ero mai stato in prestito in una squadra, in più mia figlia iniziava ad ambientarsi nella scuola di Milano, per cui la mia famiglia è rimasta a Milano e io mi sono trasferito a Parma. Lo staff degli emiliani mi ha accolto molto bene, è stata un’esperienza importante per il ritorno all’Inter”.

Il futuro dell’ex difensore del Santos, però, non è ancora certo, nonostante lui abbia le idee chiare: “Io sono sempre stato convinto delle mie possibilità e delle mie qualità. Sapevo che quello che succedeva nei miei confronti era ingiusto. Mi è mancata la fiducia e a volte anche un po’ di fortuna, ma tutti dicevano che ogni cosa che accadeva era per colpa mia. Per fortuna ora è passato tutto e la mia voglia di restare in nerazzurro è tantissima, ma non conta solo la mia volontà. Io oggi sono felice e aspetto serenamente di capire ciò che accadrà”.

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