Strama-Moratti, nessuna rottura nel vertice di ieri: programmato il futuro dell’Inter

Inter allenamento Meazza Stramaccioni Moratti (00) 07082012Una chiacchierata di circa ottanta minuti tra Massimo Moratti, i dirigenti nerazzurri e Andrea Stramaccioni. La giornata di ieri ha visto tanto movimento nella sede dell’Inter dove si è parlato di passato, presente e futuro; un futuro che, nonostante i tanti allenatori accostati alla panchina della Beneamata, sarà targato ancora Andrea Stramaccioni proprio come aveva confermato lo stesso presidente interista già qualche tempo fa.

L’allenatore romano, dopo le brevi dichiarazioni rilasciate ieri, è tornato a parlare del vertice avuto con il patron nerazzurro anche oggi, nella conferenza stampa pre-Genoa: E’ stata una chiacchierata come ne abbiamo fatte tante durante quest’anno. Abbiamo parlato serenamente di tutto, analizzando le cose che non sono andate bene e che non dovremo ripetere, oltre ai punti fermi da cui ripartire”.

Strama confermato, dunque, al contrario di quanto affermavano le tante voci che si erano rincorse a fine riunione quando, all’uscita dagli uffici della Saras, il presidente Moratti aveva palesato un certo nervosismo ricondotto da alcuni giornalisti ad un segnale negativo in ottica riconferma.

Il punto centrale della discussione, invece, ha riguardato le strategie di mercato che si seguiranno in estate, con l’obiettivo da parte di tutti di muoversi in stretta collaborazione con il mister al fine di rinforzare la rosa con giocatori adatti al modulo che lui maggiormente predilige, il 4-3-3 (o il 4-2-3-1).

Un summit in cui, più che parlare di nomi concreti, si sono gettate le basi per la prossima stagione, un anno dove i nerazzurri avranno l’obbligo di riportare l’Inter nelle zone nobili della classifica e di ridare finalmente delle gioie ai propri tifosi.

Ripartire da Handanovic, Juan Jesus, Ranocchia, Kovacic, Guarin, Palacio significa avere già un’ossatura giovane e forte su cui puntare; ma ciò che potrebbe fare la differenza è proprio la conferma di Andrea Stramaccioni, un allenatore sempre difeso dai suoi giocatori e che ha dimostrato, fino a quando ha avuto tutta la rosa a disposizione, di non avere nulla da invidiare ai colleghi più esperti.

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