Tra infortuni, sfortuna ed errori, l’Inter cade anche con la Lazio: addio Europa!

Ricky Alvarez rigore Inter-LazioLe abbiamo viste tutte. Quello che è successo stasera a San Siro, nel match tra Inter e Lazio, valevole per la 36^giornata di campionato, ha quasi dell’incredibile: ancora infortuni, ancora sfortuna, ancora disattenzioni difensive, ancora una sconfitta, la quindicesima, che sancisce definitivamente l’addio a ogni velleità di qualificazione all’Europa League.

Difficile mettere sul banco degli imputati i ragazzi di Strama, generosi oltre ogni limite tecnico e ogni avvenimento nefasto che ha costellato questa stagione, ancor più difficile mettere sul sopracitato banco il tecnico nerazzurro, da due mesi a questa parte costretto a inventare formazioni che abbiano un senso spremendo i già spremuti pochi reduci della “morìa” interista.

Per agganciare l’ultimo treno per l’Europa, Strama schiera un 4-3-2-1 con Alvarez e Guarìn alle spalle di Rocchi, mentre in difesa l’acciaccato Ranocchia è preferito all’ancor più malconcio Chivu; Petkovic può contare su quasi tutti gli effettivi, fornendo a Klose il prezioso aiuto di Floccari, arretrando così Hernanes in mediana con Ledesma.

L’approccio interista alla partita è sicuramente lodevole e di qualità, fino a quando accade il primo episodio sorprendente della serata: su un cross dalla sinistra di Candreva, Handanovic sbaglia il tempo dell’uscita mancando il pallone, il quale, dopo un rimpallo tra Juan Jesus e Ranocchia, ultimo a toccare, termina in rete regalando il vantaggio ai laziali.

L’Inter è in totale blackout e Candreva, neanche 30 secondi dopo l’1-0, avrebbe il match point sul piede destro, ma calcia malamente a lato a tu per tu con Handanovic; il sangue del popolo interista, raggelato dopo l’errore dell’ex trequartista del Cesena, torna a scaldarsi grazie alla zuccata vincente di Alvarez, abile a sovrastare Radu e battere Marchetti per il meritato pareggio.

A una manciata dalla fine del primo tempo, la seconda doccia fredda: il contatto tra Ranocchia e Floccari è giudicato falloso dall’arbitro Bergonzi e dal giudice di porta Romeo, consentendo a Hernanes di presentarsi dal dischetto, battere Handa e riportare i biancocelesti in vantaggio.

L’Inter parte bene anche nella ripresa, Guarìn fa venire i brividi a Marchetti, tra i migliori della Lazio, con due conclusioni che sfiorano il palo, prima di guadagnarsi un penalty per fallo di Cana. Dal dischetto Alvarez potrebbe realizzare una doppietta; già, potrebbe, perchè l’argentino scivola al momento della battuta, sparando in tribuna la palla del 2-2, in una sorta di remake dello scivolone di Pazzini della passata stagione nel finale di Inter-Udinese.

Chi pensa che l’apice della sfortuna sia stato raggiunto, contando anche gli infortuni di Jonathan e Ranocchia, sostituiti da due ragazzini quali Benassi e Pasa, non ha fatto i conti con il siluro di Onazi, appena entrato al posto di Ledesma, da 30 metri che si insacca imparabilmente sotto l’incrocio della porta di Handanovic.

Gioco, partita e incontro per i laziale e il finale di gara serve solo a esaltare Marchetti, prodigioso su Rocchi e Garritano, in campo nel finale al posto di un esausto Kuzmanovic.

Salvo miracoli, niente Europa nella prossima stagione; non accadeva dalla stagione 1999/2000, ma forse non sarà una tragedia. Sarà ben più difficile mandare in campo 11 giocatori nella prossima trasferta di Genova, visti gli infortuni di Ranocchia e Jonathan e le ammonizioni rimediate da Pereira e Juan Jesus, entrambi diffidati e quindi inutilizzabili al Ferraris.

Se pensavamo di averle viste tutte già con stasera, forse ci sbagliavamo.

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