Preparazione anticipata, rosa incompleta e impegni ravvicinati: ecco da dove nascono i problemi dell’Inter

Infortunio RanocchiaHandanovic tra i pali, con Ranocchia, Chivu e Juan Jesus in difesa; a centrocampo Benassi, Kovacic e Kuzmanovic in mezzo con Jonathan e Pereira sugli esterni; in avanti Alvarez a supporto dell’unica punta Tommaso Rocchi. Questa è l’Inter che Stramaccioni ha a disposizione al momento per la prossima partita di campionato contro il Napoli al San Paolo; un 3-5-2 composto dai pochi nerazzurri sfuggiti alla maledizione infortuni che ha colpito la rosa interista in questa annata disastrosa.

Attingendo dall’infermeria, invece, si potrebbe costruire un 4-3-3 con Zanetti, Silvestre, Samuel e Nagatomo davanti a Castellazzi; Guarin, Cambiasso e Gargano in mediana con Palacio, Cassano e Milito in attacco. Una squadra molto vicina a quella che a novembre riuscì nell’impresa dello Juventus Stadium.

La serie infinita di infortuni, però, non può essere frutto della sola sfortuna: nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di problemi di natura muscolare capitati a più giocatori e tutti in questa parte finale della stagione.

Sui quasi cinquanta stop che hanno decimato l’Inter ha avuto sicuramente un ruolo determinante la preparazione anticipata, iniziata già nel mese di luglio a causa dei preliminari di Europa League. Da quel 2 agosto, primo impegno ufficiale dei nerazzurri, alla trasferta di Palermo di domenica scorsa sono passati nove mesi in cui l’Inter ha disputato 52 gare ufficiali; un numero di partite che fanno della compagine di Strama la più impegnata, insieme alla Lazio, di tutta la Serie A.

I nerazzurri, infatti, hanno giocato otto match in più del Napoli e del Milan, quattordici in più rispetto alla Roma e addirittura quindici rispetto alla Fiorentina. Già solo questo dato, senza tirare in ballo la questione infortuni o la rosa non adeguata alle tre competizioni, basterebbe per capire come queste squadre, impegnate nella corsa per l’Europa, stiano ottenendo degli ottimi risultati in questa parte finale del campionato, giocando un calcio più brillante rispetto a un’Inter a corto di fiato già da un bel po’ di tempo.

Nella classifica dei giocatori più impiegati spicca Javier Zanetti, che è il secondo del calcio italiano con le sue 48 presenze superato solo dal laziale Hernanes (49). Il capitano dell’Inter, però, supera tutti per minuti giocati con i suoi 4117, davanti allo juventino Barzagli (4053) e al suo compagno di squadra Handanovic (4030).

Le quasi 60 partite in una stagione e la necessità di gestire un gruppo in cui “giovani” e “vecchi” difficilmente possono sostenere gli stessi carichi di lavoro, hanno scombinato notevolmente i piani dello staff nerazzurro, limitando non poco il lavoro di Stramaccioni in questa prima vera stagione sulla panchina dell’Inter. In una situazione del genere difficilmente si sarebbe potuto fare meglio…

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