Andrea Stramaccioni, per la sfida di domenica pomeriggio (ore 15) allo stadio “Renzo Barbera” contro il Palermo, avrà a disposizione la stessa Inter delle ultime uscite, e cioè una squadra ridotta ai minimi termini a causa dei numerosissimi infortunati.
In questa settimana di preparazione, infatti, non c’è stato nessun rientro importante in gruppo e, anzi, il tecnico nerazzurro sarà costretto a rinunciare anche a Walter Samuel, fermato ancora una volta da un fastidio al tendine d’Achille. I giocatori a disposizione del mister saranno dunque quindici (inclusi i tre portieri); a questi “reduci” si aggregeranno alcuni giovani della Primavera, ormai divenuti indispensabili in un periodo di completa emergenza come quello che sta vivendo da un paio di mesi a questa parte l’Inter.
L’affollatissima infermeria nerazzurra, però, potrebbe perdere presto pazienti eccellenti: dando per scontato che Milito, Mudingayi, Obi, Nagatomo e Gargano hanno finito in anticipo la loro stagione, resta da valutare attentamente la situazione degli altri giocatori fermi da qualche tempo ai box e che potrebbero dare ancora il loro contributo in queste ultime cinque partite di campionato.
I più vicini al rientro dovrebbero essere, infatti, Guarin, Palacio e Cambiasso, che sperano di poter tornare a disposizione per il big match in programma il 5 maggio al San Paolo contro il Napoli; tutto dipenderà, comunque, dagli allenamenti che i tre convalescenti svolgeranno nella prossima settimana e da come reagiranno all’aumento dei carichi di lavoro.
Più intricata, invece, appare la situazione di Antonio Cassano, che ha avuto lo stesso tipo di infortunio del Trenza (lesione di secondo grado al bicipide femorale) ma, come ha spiegato lo stesso Stramaccioni nella conferenza stampa prima della partita con il Parma, i cui tempi di recupero dovranno essere valutati in base a come il giocatore reagirà alle cure.
Lo staff medico nerazzurro aveva previsto per quel tipo di infortunio un periodo di stop di circa un mese e mezzo, un arco di tempo accorciato notevolmente dall’attaccante argentino che potrebbe rientrare già dopo una trentina di giorni. Affrettare i tempi di recupero sembra, tuttavia, un grosso azzardo nel caso di FantAntonio, diversissimo per costituzione fisica rispetto all’ex Genoa, i cui miglioramenti dovranno essere valutati di giorno in giorno con la speranza, ancora assai concreta, di riuscire a vederlo di nuovo in campo prima della fine della stagione.
L’ultimo elemento della rosa interista che nutre ancora qualche piccolissima speranza di raccogliere almeno una presenza nel rush finale (magari per un saluto ai tifosi, visto il possibile addio a fine anno, ndr) è Dejan Stankovic, vittima di un’annata davvero sfortunatissima a causa di continui problemi fisici. La ripresa dall’infortunio al tendine d’Achille, che gli ha fatto rivedere il rettangolo di gioco solo a febbraio dopo nove mesi di inattività, e i più recenti acciacchi muscolari hanno permesso al serbo di collezionare solo tre presenze. Davvero poco per un giocatore che doveva rappresentare, negli iniziali piani del mister, l’elemento chiave del centrocampo nerazzurro.
Dopo un periodo di sola andata verso l’infermeria, l’augurio è di poter annunciare il prima possibile qualche piacevole ritorno in campo.