Garritano: “Che emozione giocare a San Siro! Abbiamo vinto con il cuore”

Garritano Inter-ParmaAi microfoni di Sky Sport si avvicina anche lui, il giovanissimo Luca Garritano, classe 1994, oggi subentrato al posto di Schelotto dopo mezz’ora della ripresa. Per lui è stato l’esordio assoluto in Serie A, l’emozione è tanta. Fino a poco tempo fa, senza tutti questi infortuni, magari questo momento non sarebbe arrivato. Invece il baby talento nerazzurro ha avuto la possibilità di scendere in campo a San Siro, in una partita molto complicata.

Giustamente, quindi, i giornalisti lo fermano per avere le sue prime dichiarazioni dopo l’esordio nella massima serie italiana. Le parole sono poche, ma il concetto è chiarissimo: per lui scendere in campo oggi è stata “un’emozione bellissima, è un sogno giocare davanti a tutta questa gente“. Difficile rispondere diversamente a questa domanda. Per Garritano, che quest’anno aveva esordito con la maglia della prima squadra nella lontana trasferta di Baku in Europa League, sarà stato un momento magico.

D’altro canto c’è da dire che nessuno avrebbe firmato per esordire in una partita difficile come quella di oggi, non per la caratura dell’avversario ma per la nota situazione d’emergenza nella quale l’Inter versa da diverse settimane. Garritano però non ha esitato e, comprendendo bene i problemi attuali dei nerazzurri, si è messo al servizio della squadra con la giusta umiltà:Oggi abbiamo vinto col cuore e dando il massimo che potevamo dare – dice Luca -. Ora cercheremo di trovare continuità anche se non è facile con tutti questi infortunati”.

La sua corsa è servita nel finale ad arginare i tentativi di pareggiare dei ducali. Un esordio tutto sommato buono, anche se durato poco. C’è curiosità per le parole che Strama gli ha rivolto prima del suo ingresso in campo. Garritano racconta che “il mister mi ha solo dato delle indicazioni: ritornare un po’ a dare una mano a Pereira per marcare Biabiany” . I due si conoscono dai tempi in cui Strama allenava la Primavera e tra loro c’è sempre stato un rapporto ottimo. “A lui devo molto – spiega il giovane classe ’94 – per questo cerco sempre di ripagarlo al meglio dando il massimo in campo”.

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