Strama: “Il mio futuro non dipende da Inter-Roma. Siamo contati, ma daremo tutto per arrivare in finale”

Strama conferenza pre Inter-BolognaDomani, alle ore 20.45, l’Inter ospiterà la Roma allo stadio “Giuseppe Meazza” per la semifinale di ritorno della Tim Cup 2012-13.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Andrea Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Tanti assenti per la sfida di domani. Come hai lavorato per far sì che questa cosa non diventi un alibi?

“E’ già un po’ che conviviamo con una situazione di emergenza. Non ne abbiamo mai fatto un alibi e non ne faremo un alibi ora. Anzi, i ragazzi affronteranno la gara con una carica in più e con la voglia di ribaltare un pronostico che per qualcuno è quasi chiuso. La Roma è una delle poche squadre che non siamo ancora riusciti a battere, sarà una partita difficile ma metteremo in campo tutto quello che abbiamo per cercare di rovesciare i giudizi negativi”.

Moratti ha rinnovato la fiducia nei tuoi confronti. Pensi che il tuo futuro sarà legato alla partita di domani o il progetto andrà avanti a prescindere?

“In questo momento la fiducia è per tutti, non solo per l’allenatore. Da qui al 30 giugno dovremo dare tutti il massimo, poi il Presidente tirerà le somme. Non credo, però, che il mio futuro possa dipendere dalla partita di domani. E’ una gara importantissima per noi, ma credo che il giudizio sul mio lavoro sia legato a ciò che è stato fatto nell’arco dell’intera stagione. Le parole del Presidente confermano ancora una volta che, nonostante la bufera, continuiamo a navigare tutti insieme. Le ultime partite sono andate male, ma lo spirito che la squadra ha messo in campo è stato sempre positivo”.

Non sei ancora riuscito a battere la Roma. Senti che è arrivato il momento di sfatare questo tabù?

“Ci proveremo con tutte le nostre forze. Ho accolto con entusiasmo i dati relativi alla vendita dei biglietti: sapere che il nostro pubblico sta rispondendo in maniera positiva, nonostante il momento, ci dà una grande carica. Sappiamo che non stiamo facendo felici i nostri tifosi e riuscire a dargli una gioia domani sarebbe una soddisfazione enorme”.

Tu ti rinconfermeresti per l’anno prossimo?

“Il giudizio va fatto dall’alto. Nel calcio spesso sono più importanti le ultime dieci partite rispetto alle prime dieci, ma l’Inter ha dimostrato fino a Natale di poter competere con tutti, battendo le prime quattro squadre in classifica: Juventus, Napoli, Milan e Fiorentina. Poi c’è stata un’emergenza che ci ha fatto perdere le nostre certezze. C’è un bicchiere mezzo pieno e un bicchiere mezzo vuoto, che adesso non mi interessa considerare. Sicuramente abbiamo avuto le nostre colpe, ma la squadra non ha avuto sempre questo tipo di rendimento. Nel momento in cui le cose andavano bene ce la siamo giocata alla pari con tutti, poi è successo oggettivamente di tutto. Questa stagione va considerata nella sua interezza e adesso non tocca a noi pensarci. Dobbiamo pensare solo a Inter-Roma e mettere tutto quello che abbiamo sul rettangolo di gioco, poi a fine stagione sarà il Presidente a giudicare”. 

Senti troppo scetticismo intorno all’Inter in vista della sfida di domani?

“La Roma arriva sicuramente in un buon momento e si è permessa di far riposare molti titolari contro il Torino. Noi saremo in campo con gli stessi giocatori delle ultime partite e abbiamo perso altri due elementi come Gargano e Nagatomo. Ci sta che da spettatore neutro il pronostico possa pendere verso di loro, ma io conosco la personalità e il carattere dell’Inter e, pur non potendo promettere la finale, posso garantire che in campo daremo tutto”.

All’andata giocò Benassi. Pensi di utilizzarlo domani?

“Marco rappresenta una delle note positive di questa stagione. Abbiamo fatto esordire 13 giovani in prima squadra. Benassi è un nostro prodotto, è un ’94 come Kovacic e domani potrebbero essere in campo fianco a fianco, dall’inizio o durante la partita. Oggi non abbiamo ancora dato i convocati perchè, tanto per cambiare, abbiamo qualche problemino. Vedremo da qui a domani mattina di definire al meglio i convocati, poi sceglierò l’undici titolare”.

Quali sono i giocatori in dubbio per domani? Ci potrebbe essere qualche recupero dell’ultima ora?

“Purtroppo non ci saranno sorprese positive. Chivu si è allenato regolarmente e vedrò se metterlo nei convocati, ma non gioca dalla partita con la Juventus e il suo utilizzo è impensabile. I dubbi riguardano altri giocatori…”.

Fra i giovani che hai convocato nelle ultime partite, non c’è nessuno da utilizzare come attaccante al posto di Samuel o Ranocchia?

“E’ un’osservazione che ci può stare, ma bisogna conoscere le situazioni dei ragazzi. Francesco Forte è un giocatore che ho voluto io all’Inter, ma forse non sapete che è rientrato dopo 3 mesi nel derby Primavera e ha accusato anche qualche problemino a fine partita. Con noi ha fatto solo tre allenamenti e non era il caso di rischiarlo. Colombi, invece, si è fermato nell’allenamento di venerdì e non è stato convocato. Poi c’è anche una motivazione tattica: con l’entrata di Samuel c’era la doppia voglia di segnare un gol e una volta trovato il pareggio ribilanciare la squadra. Se avessi avuto una punta sana, l’avrei messa. Domani potrebbe capitare…”.

L’eventuale squalifica di Pinilla per simulazione sarebbe un atto di giustizia o una beffa postdatata?

“Sono cose che decide il giudice sportivo. Purtroppo è stato un altro episodio sfavorevole, ma adesso giriamo pagina e pensiamo alla Roma”.

Avresti preferito affrontare la Roma di Zeman o sei contento di sfidare quella di Andreazzoli?

“A livello di talento la Roma è una delle squadre più attrezzate, poi ha dei giocatori come Totti e De Rossi che sono dei mostri sacri. E’ una squadra che può crescere molto e diventare una delle realtà più importanti del campionato italiano”.

Se l’Inter dovesse arrivare in finale, potresti recuperare qualche giocatore tipo Palacio, Gargano e Nagatomo?

“Non ha molto senso parlarne ora. Adesso dobbiamo pensare ai ragazzi che sono disponibili e che domani scenderanno in campo contro la Roma. Comunque andrà questa partita, ci mancano altre sei gare di campionato in cui dovremo fare più punti possibile. I giocatori che hai nominato tu hanno dovranno stare fermi a lungo, quindi è difficile fare previsioni”.

Nagatomo si dovrà operare? Se sì, avete già scelto la struttura in cui effettuare l’intervento?

“Yuto è un giocatore dell’Inter e sarà l’Inter a decidere la cosa migliore per lui. Dobbiamo ancora valutare. La società prenderà una decisione nelle prossime ore”.

Come hai interpretato il ‘devo avere fiducia in Stramaccioni’ pronunciato da Moratti?

“Nelle parole del Presidente ho visto una fiducia confermata, ma non solo nei miei confronti. La stagione è partita in un modo e avevamo dimostrato di poter essere subito competitivi, poi per situazioni note ci siamo ritrovati in una posizione insoddisfacente. Dare giudizi in questo momento non ha senso, visto che mancano ancora sette partite. Io sono sereno, so che devo dare il 101% fino a Inter-Udinese, dopodichè saremo giudicati tutti come è normale che sia nel calcio”.

Stai già programmando la prossima stagione?

“Il Presidente su questo ha le idee chiare. L’Inter sta già lavorando per migliorare la squadra sulla base di ciò che è successo in questa stagione, modificando gli aspetti negativi e tutelando le cose positive. Abbiamo già chiuso diverse operazioni di mercato e molte altre sono state avviate. Mi è stato chiesto un parere su queste trattative ma ho abbastanza esperienza per capire che potrebbe non essere indicativo. Il mio obiettivo, in ogni caso, è finire nel miglior modo possibile la stagione, poi il Presidente deciderà se continuare il progetto con me o con un altro allenatore”.

Moratti ha detto: ‘Spero che Stramaccioni si inventi qualcosa’. Vista la situazone, pensi di poter mettere del tuo in questo finale di stagione? Ti senti un po’ sotto esame dopo queste parole?

“Non è per non dare peso alle parole del Presidente, ma in questo momento pensiamo solo a Inter-Roma. Il Presidente mastica calcio e si è fatto una sua idea su quello che sta accadendo. Credo sia normale che, nonostante la situazione di emergenza, pretenda il massimo, e anche qualcosina di più, dall’allenatore e dai giocatori che sono rimasti”.

Quanto è grosso il rammarico per non essere riuscito a mettere in campo la squadra che volevi?

“Sarebbe troppo facile dire che, quando c’erano tutti i giocatori a disposizione, abbiamo dimostrato un potenziale importante. Nel calcio però esistono anche degi elementi, come gli infortuni, che possono sovvertire le gerarchie. La sensazione è che, nonostante tutto, la squadra sia rimasta unita anche nei momenti più difficili. I ragazzi sono consapevoli del fatto che quando siamo scesi in campo al massimo delle nostre forze abbiamo avuto un valore molto alto. Il fatto di aver sbandato nelle difficoltà è un rammarico, ma penso che un’emergenza così pesante avrebbe creato problemi a qualsiasi squadra di Serie A”.

A fine anno analizzerete in modo particolare il perchè di tutti questi infortuni muscolari?

“Facciamo valutazioni ogni giorno per cercare di migliorarci. Sicuramente non è un caso che i giocatori che hanno avuto problemi a livello muscolare siano quelli che hanno raccolto il minutaggio più alto”.

Quanto peso hai nel decidere gli acquisti dell’Inter?

“Stiamo lavorando e abbiamo fatto delle scelte in comune in ottica futura. Ma con una partita così importante alle porte è prematuro parlare di queste cose”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

Impostazioni privacy