Livaja: “Volevo giocare di più, quando sono andato via stavano tutti bene. Kovacic mi piace perchè…”

Marko Livaja AtalantaRientrato nell’operazione che ha portato Ezequiel Schelotto all’Inter, Marko Livaja ha seguito il percorso inverso dell’italo-argentino trasferendosi in comproprietà alla corte di Colantuono. Con gli orobici il talento croato ha realizzato la prima rete in Serie A e la prima doppietta italiana, entrambe nel match casalingo contro la Roma. Approdato all’Atalanta per trovare maggiore spazio e giocare con continuità è diventato il maggiore rimpianto del mercato invernale imbastito da Branca e Ausilio, considerando i successivi infortuni che hanno falcidiato e ridotto all’osso l’attacco nerazzurro.

Il classe ’93 originario di Spalato parla con serenità del suo recente passato e del momentaneo addio all’Inter, ritenendolo una tappa necessaria e fondamentale per la propria crescita calcistica: “Indietro non si torna. Il mio obiettivo era quello di giocare il più possibile, e poi quando sono andato via tutti gli attaccanti dell’Inter erano in salute. All’Inter ho comunque vissuto grandi momenti”.

Parole d’elogio poi per il connazionale Mateo Kovacic, sbarcato a Milano a gennaio e incontrato come avversario nel posticipo serale della trentunesima giornata di Serie A: “Devo ammettere che mi piace molto il suo modo di giocare. Contro di noi ha giocato una partita immensa. Ha un’abilità incredibile nel conquistare gli spazi e gestire il pallone.

La discussa vittoria contro la sua ex-squadra ha permesso ai bergamaschi di fare un passo ulteriore verso la salvezza ormai distante soli tre punti: “Un successo importantissimo per noi, abbiamo mostrato grande carattere anche quando siamo andati sotto per 3-1. Chi mi segue costantemente, poi, mi ha detto che quella di domenica per me è stata addirittura migliore di quella con la Roma, dove ho segnato due gol.

Sui suoi obiettivi futuri, l’ambizioso croato punta alla conquista della Nazionale maggiore nonostante la concorrenza sia agguerrita: “Se riesco a giocare e segnare in Serie A prima o poi ci sarà spazio per me magari anche nella Nazionale maggiore. Anche se so che davanti a me ci sono grandi attaccanti come Mario Mandzukic e Eduardo, non ho paura”.

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