Primavera: l’Inter perde derby e secondo posto. Al “Facchetti” decide un gol di Ganz

Inter-Milan derby PrimaveraTermina con una sconfitta per l’Inter Primavera il derby meneghino, scontro diretto di capitale importanza per la qualificazione diretta alle Final Eight del campionato di categoria. Al centro sportivo “Giacinto Facchetti” il Milan si impone per una rete a zero alla fine di un match poco spettacolare e molto equilibrato.

Bernazzani punta dal primo minuto sul 4-3-3 con Di Gennaro tra i pali, Bandini a destra, Spendlhofer e Pasa al centro ed Alborno a sinistra. In mezzo al campo davanti alla difesa agisce Tassi con ai lati Mbaye ed Olsen mentre davanti Forte è la punta centrale con Belloni a destra e Garritano sulla fascia mancina. Il Milan risponde con un 4-3-1-2 che ha i punti di forza nel centrocampista Cristante e nelle due punte Ganz e Petagna.

L’inizio di partita vede un Milan più aggressivo ed intraprendente che però non riesce a costruire ad impensierire eccessivamente Di Gennaro se non dalla distanza prima con Lora all’8′ e poi con Ganz al 10′ ma in entrambi i casi la sfera termina di poco a lato. Il primo squillo dell’Inter arriva al 15′ con un sinistro al volo di Garritano smorzato da un difensore e facile preda del portiere milanista Gabriel. I nerazzurri iniziano a prendere pian pian il controllo del gioco con uno Mbaye in grande spolvero ma non riescono praticamente mai ad innescare sulla sinistra Garritano, l’uomo con più qualità ed inventiva. Alla mezz’ora Bernazzani perde Tassi che dopo un duro contrasto con Petagna è costretto a lasciare in campo con il ginocchio destro dolorante. Al posto del bresciano entra Gabbianelli e l’Inter passa al 4-2-3-1 con il neo entrato che agisce alle spalle di Forte dando però al contempo una mano al centrocampo.

L’ultima parte della prima frazione è povera di occasioni da rete e ricca di duri interventi, che portano a tre gialli (due per il Milan ed uno, a Mbaye, per l’Inter, ndr), fino al secondo dei tre minuti di recupero decretati dall’arbitro quando sugli sviluppi di un corner Belloni ruba palla a Ferretti e si invola da solo verso Gabriel ma è il portiere brasiliano ad avere la meglio nell’uno contro uno e a ipnotizzare Belloni controllando in due tempi la conclusione mancina dell’attaccante nerazzurro. Termina così 0-0 un primo tempo equilibrato con l’Inter che può recriminare per aver sciupato l’occasione più ghiotta dei primi quarantacinque minuti.

La ripresa si apre con una nuova brutta notizia per mister Bernazzani che al 4′ perde Alborno per un risentimento muscolare alla coscia destra. Al suo posto dentro Ferrara. Nonostante tutto l’Inter approccia meglio il secondo tempo e continua a conservare le redini del gioco senza riuscire però ad affondare. Al 53′ ci prova Garritano che si incunea in area ma viene fermato in uscita bassa da Gabriel. Al 58′ tocca a Belloni che si accentra da destra e con il sinistro prova ad impensierire l’estremo difensore brasiliano del Milan che, attento, neutralizza il tentativo dell’attaccante. Il predominio territoriale dei nerazzurri non accenna a scemare quando al 66′ il Milan trova il punto del vantaggio. Pedone sulla destra si libera del capitano Pasa, il cross al centro è preciso e Ganz anticipa Bandini battendo l’incolpevole Di Gennaro.

Il contraccolpo psicologico per l’Inter è forte ed il Milan sfiora il due a zero al 69′ con Pedone che da fuori area trova una conclusione potente ma imprecisa. Bernazzani prova a mischiare le carte invertendo i due esterni offensivi con Belloni a sinistra e Garritano a destra ma la linea difensiva avversaria tiene bene. All’80’ arriva l’ultimo cambio per i padroni di casa con Bocar che entra al posto di uno sfinito Belloni in preda ai crampi. È proprio l’attaccante portoghese al 91′ a costruire la più clamorosa chance da gol per l’Inter nell’assedio finale: sul lato destro dell’area si libera di forza di un paio di avversari e calcia di potenza in mezzo ma la sfera passa nell’area piccola senza nessun tocco con Mbaye che sul secondo palo la manca di un soffio. Dopo cinque minuti di recupero il direttore di gara Illuzzi decreta la fine delle ostilità.

Con questa vittoria il Milan si porta a 52 punti superando di una lunghezza l’Inter, ora terza. I nerazzurri dovranno ora vincere le ultime due partite della stagione regolare (a Padova ed in casa contro il Bologna, ndr) e sperare in un passo falso dei cugini impegnati tra le mura amiche contro l’Udinese e poi a Sassuolo.

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