Auguri Wally! Il “muro” argentino che ha fatto la storia dell’Inter

Samuel Inter allenamentoLa Supercoppa italiana contro la Juventus, il primo scudetto di una lunga serie con Mancini, i trionfi con Mourinho fino alla notte di Madrid. E’ facile farsi prendere dall’emozione quando si parla della storia di Walter Samuel con la maglia nerazzurra. Nel giorno del suo compleanno proviamo a ripercorrere le tappe della sua carriera interista fino ad oggi.

E’ la stagione 2004-2005, Samuel gioca nel Real Madrid. Con le merengues colleziona 30 presenze e 2 gol, ma lo scarso feeling con l’ambiente e alcuni problemi fisici gli impediscono di dare il meglio di sé. E’ già tempo di cambiare aria. Così, nell’estate del 2005, Il Muro arriva a Milano: l’Inter lo aspetta a braccia aperte. L’operazione è un affare per i nerazzurri, nonostante i 16 milioni versati nelle casse del club spagnolo. Uno dei motivi che hanno fatto capire a Wally quanto lo volessero alla Pinetina: “Ho scelto l’Inter perchè hanno dimostrato di volermi a tutti i costi – dirà il giorno della sua presentazione ad Appiano – Non so perchè a Madrid non mi hanno apprezzato a dovere, chiedetelo a loro”.

La prima stagione in nerazzurro non potrebbe cominciare meglio: il 20 agosto Samuel debutta nell’Inter di Mancini vincendo la Supercoppa italiana contro i rivali di sempre. In quella stessa stagione arriveranno altri trofei: la Coppa Italia e, seppur in ritardo, lo scudetto, revocato alla Juventus e assegnato all’Inter tra tante polemiche.

Da quel momento comincia la serie di vittorie e trofei che hanno segnato la svolta della recente storia interista. Nella stagione successiva (2006-07), con la Juventus in Serie B, Samuel e compagni rivincono lo scudetto, questa volta “sul campo” come direbbe qualcuno, imponendosi come dominatori del campionato, vinto con 5 giornate d’anticipo e a 97 punti (record attuale della Serie A a 20 squadre).

L’anno seguente, comunque ricco di successi, arrivano le prime note dolenti. Nel derby della madunina del dicembre 2007 Samuel si fa male al ginocchio, il suo punto debole fin da inizio carriera. Per lui stagione finita, ma per fortuna anche ennesimo scudetto da festeggiare al termine: è il 16esimo dell’Inter, nell’anno del centenario.

Il suo ritorno in campo arriva solo nel novembre 2008. In panchina non c’è più Mancini, ma lo Special One, arrivato nell’estate con un chiaro obiettivo sul contratto: portare a Milano la coppa dalle grandi orecchie che manca da più di 40 anni. Per Mou, Samuel è da subito uno dei titolari inamovibili, sia il primo anno in coppia con Cordoba, sia nell’insuperabile difesa del Triplete insieme a Lucio.

Insieme ad un altro scudetto, nel 2010 arriva la tanto attesa Champions. The Wall è uno dei protagonisti indiscussi di quella stagione e della finale di Madrid. Tutti i tifosi terranno sempre nella memoria l’assedio del Camp Nou in stile Fort Apache e Samuel comandante della retroguardia interista fino all’urlo di liberazione al fischio finale.

Nelle ultime stagioni Wally si è dovuto spesso fermare a causa dell’età e dei tanti infortuni che ne hanno tormentato la vita sportiva. Tuttavia il muro non si è mai arreso, ha continuato a giocare e a dare tutto il possibile per la sua Inter. Per lui si parla di un possibile ritorno in Argentina il prossimo anno, oppure di un prolungamento di un anno. Tutto dipende dalla volontà del giocatore e dalla risposta che darà il suo fisico negli ultimi impegni stagionali.

In ogni caso sabato prossimo contro la Juventus Samuel sarà ancora lì, dove tutto è cominciato, a lottare su ogni pallone al centro della difesa e a far capire a tutti perché lo chiamano “The Wall”. Tanti auguri Walter!

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