Polemiche sul rinvio di Sampdoria-Inter: ecco tutta la veritá…

stadio marassiLa decisione di rinviare il posticipo della 29^ giornata tra Sampdoria e Inter ha fatto storcere il naso a più parti. È parso quasi che la pioggia su Genova sia stata scatenata da Moratti in persona, per indurre gli addetti ai lavori a rimandare la gara e permettere ai suoi ragazzi reduci dalle fatiche europee di recuperare una miglior condizione fisica.

Purtroppo, ci spiace dirlo, non è stato così. Partendo dal fatto che non siamo di fronte al primo caso di partita rinviata al Marassi per maltempo, è bene precisare che la decisione di non far scendere in campo le squadre non è stata presa dalla Lega Calcio, bensì dal comitato operativo comunale.

Dopo che i meteorologi di Arpal (Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente ligure) avevano collocato un’allerta idrologica di livello 1 per neve e pioggia il cui picco era stato previsto intorno alle ore 18, il comitato operativo comunale si è visto costretto, a norma di legge, ad annullare l’evento sportivo in programma.

Infatti, come si evince dall’ordinanza n°258/ 2012, non si sarebbe potuto comportare diversamente: “All’attivazione dello stato di Allerta (1 e 2) tutti i cittadini devono osservare norme comportamentali che costituiscono misure precauzionali di Protezione civile: non accedere né occupare i locali a piano strada o sottostanti il piano strada o locali inondabili, non sostare su passerelle o ponti o nei pressi degli argini dei torrenti e nei sottopassi, limitare gli spostamenti a quanto di effettiva necessità”. E ancorasono sospesi gli eventi all’aperto che comportino affollamenti di persone nell’area individuata nell’allegato A”.

A occhio e croce, una partita di calcio come Sampdoria-Inter, avrebbe raccolto allo stadio almeno 15000 persone, un numero sufficiente per collocare l’evento nella casistica sopracitata.

Lo stesso Gianni Crivello, assessore alla Protezione Civile, sulle pagine di La Repubblica ha spiegato: “Sampdoria-Inter avrebbe certamente comportato un affollamento di persone, così come un mercato. È un controsenso far giocare la partita quando esiste una precisa ordinanza“.

Inoltre, appare raccapricciante come le tragedie di pochi mesi fa siano state già dimenticate da gran parte delle persone. Infatti, era solo il novembre del 2011 quando i torrenti Fereggiano e Bisagno, che attraversano la città di Genova, esondarono causando la morte di diversi cittadini.

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