L’Inter e la “maledizione” dei gol in trasferta: quando l’eliminazione brucia “il doppio”

Inter-Marsiglia delusioneNelle competizioni europee, che sia Champions o Europa League, ma anche in diversi trofei nazionali, vige la regola per cui in caso di parità, i gol segnati in trasferta valgono doppio; in buona sostanza, se una squadra perde 3-1 in trasferta e vince 2-0 in casa, quella rete segnata lontana dal proprio pubblico varrà doppio, implicando vittoria complessiva e qualificazione.

Una regola tanto semplice quanto beffarda, soprattutto per chi la subisce: da una decina d’anni a questa parte, però, a subirne gli effetti negativi è sempre l’Inter, eliminata in cinque circostanze dal 2002/2003 a oggi con il computo totale dei gol realizzati tra andata e ritorno perfettamente in parità.

L’inizio di questo poco invidiabile record si verificò nel maggio 2003: in una semifinale di Champions ad alta tensione, l’Inter pareggiò 0-0 con il Milan nella partità “in trasferta”, impattando nuovamente nel ritorno “casalingo”, questa volta con il risultato di 1-1. L’amarezza fu grande, vista anche la ghiotta occasione che ebbe Kallon nel finale per realizzare il 2-1; i rossoneri volarono alla finale di Manchester (dove sconfissero la Juve ai rigori), il popolo nerazzurro tornò mestamente a casa ignaro che quella sfida fosse l’inizio di una sorta di “maledizione”.

Stagione 2005/2006: l’Inter di Mancini, terza in campionato abbondantemente distante dalla Juventus capolista, affrontò nei quarti di Champions League il Villarreal, onesta compagine spagnola che però, in campo europeo, si era distinta solo per la vittoria di due Coppe Intertoto. Con la strada per la semifinale spianata, l’Inter vinse 2-1 a Milano, venendo però sconfitta 1-0 in Spagna dalla “zuccata” del difensore Arruabarrena. Il submarino amarillo approdò in semifinale, dove venne sconfitto dall’Arsenal.

Anno nuovo, solita “maledizione”: un’Inter rivoluzionata, altamente competitiva e dominatrice incontrastata della Serie A, con Ibrahimovic, Vieira, Maicon su tutti, affrontò il Valencia negli ottavi della coppa “dalle garndi orecchie” con grandi speranze. Ne uscì un doppio confronto tesissimo, terminato 2-2 in Italia e 0-0 (con tanto di mega rissa finale) a Valencia. Gli spagnoli entrarono nelle prime 8 d’Europa, venendo sconfitti nei quarti dal Chelsea.

La cattiva sorte che sembrava aver abbandonato l’Inter dopo il far west di Valencia, è riapparsa prepotentemente nelle ultime due stagioni: lo scorso anno, un’Inter agonizzante dopo le stagioni d’oro fatte di coppe, scudetti e Triplete, perse dal non irresistibile Marsiglia 1-0 in Francia, rendendo così vano il 2-1 del ritorno a Milano firmato Milito e Pazzini.

Così, dal derby al Marsiglia, passando per Villarreal e Valencia, si arriva a ieri, all’epica rimonta solo sfiorata che però condanna nuovamente i nerazzurri in virtù delle reti segnate in trasferta. Ora ci si rituffa, gioco forza, nel campionato, sperando che, nei prossimi anni, i gol in trasferta facciano sorridere la Milano nerazzurra.

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