Condizione atletica approssimativa e crisi di risultati: ecco perché Kuz è finito ai margini

Kuzmanovic allenamento Inter (2)Col Bologna uno come lui sarebbe servito tantissimo. Nel centrocampo a due governato dai piedi di Gargano basta poco per dare qualità al reparto eppure Kuzmanovic è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti. Il mister, al momento dell’infortunio del suo connazionale Stankovic, gli ha preferito Kovacic: una scelta, forse l’unica della serata, che gli ha dato ragione.

Occorre domandarsi, tuttavia, le cause delle ultime assenze di Kuzmanovic, acquistato a gennaio nel tourbillon di fine mercato e candidato fin da subito ad essere una pedina importante, se non fondamentale, dello scacchiere nerazzurro. Il motivo principale delle recenti esclusioni del centrocampista serbo è da individuare nella sua condizione atletica non ancora ottimale: gli ultimi mesi prima dell’approdo in nerazzurro, passati ai margini della rosa allo Stoccarda, ora si fanno sentire. Il numero 17 ha perciò bisogno, come altri acqusiti di gennaio (vedi Schelotto e Rocchi), di ritrovare la forma migliore prima di tornare a giocare con continuità.

Un’altra ragione sta nel difficile momento che l’Inter sta affrontando ultimamente. Per un giocatore appena arrivato, anche se conosce il campionato italiano, non è mai facile entrare da subito nei meccanismi di una nuova squadra, tanto più se quella sta attraversando una crisi di gioco e risultati. Inoltre Strama ha preferito non rischiarlo da subito nel difficile clima di San Siro per evitargli una falsa partenza costata cara a molti ex nerazzurri e più probabile in queste settimane in cui l’ambiente è sovraccarico di tensione.

Quello di Kuzmanovic rimane comunque un buon acquisto, sia per questo finale di stagione che per la prossima. Il centrocampista ex Stoccarda, strappato ai tedeschi per una cifra bassissima (meno di 2 milioni), compirà 26 anni il prossimo settembre: di conseguenza, può essere considerato ancora giovane, specie per l’età media del centrocampo nerazzurro. Dalla sua, oltre all’età, ha l’esperienza in campo internazionale, ottenuta con la maglia dello Stoccarda e, soprattutto, della nazionale serba.

Il suo arrivo avrebbe dovuto risolvere l’emergenza a centrocampo, un reparto apparso in più di una circostanza in agonia, visti anche i gravi infortuni di Mudingayi e Obi e la cessione in prestito del promettente Duncan. Assieme a Kovacic, Zdravko veniva pronosticato sicuro titolare, al fianco di Gargano e Guarin o Cambiasso, per dare qualità e mobilità al centrocampo interista. Proprio in quest’ottica è fondamentale un suo ritorno: un giocatore che detti geometrie e accompagni le azioni offensive è esattamente quello che manca a quest’Inter.

Si dovrà dunque pazientare per aspettare che Kuzmanovic ritrovi la forma migliore e possa così imporsi definitivamente nelle gerarchie della mediana interista. Coi tempi che corrono l’impresa sembra tutt’altro che impossibile e vederlo partire titolare nelle prossime partite sarebbe davvero una buona notizia.

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