Strama preserva Kovacic, ma contro il Tottenham potrebbe esserci spazio anche per lui

kovacicArrivato nelle ultime ore del mercato di gennaio, Mateo Kovacic è stato uno degli investimenti più importanti dell’Inter negli ultimi anni.

Diciannove anni da compiere il prossimo 6 maggio, il gioiellino croato è considerato uno dei migliori prospetti sul panorama mondiale, con già una buona esperienza a livello internazionale.

Infatti, il giovane centrocampista, ha collezionato finora 22 presenze tra Champions ed Europa League con le maglie di Dinamo Zagabria e Inter.

Il 31 gennaio 2013, grazie alla mediazione dell’avvocato Giuseppe Bozzo, Kovacic approda in nerazzurro a titolo definitivo, firmando un contratto fino al 2017 da 1,1 milioni più bonus con ingaggio a salire; alla Dinamo Zagabria vanno 11 milioni più 4 legati a bonus, 2 milioni se nei prossimi quattro anni l’Inter si qualificherà almeno due volte in Champions League e 2 milioni se l’Inter vincerà due scudetti nei prossimi quattro anni e mezzo.

Cifre importanti, soprattutto se applicate a un calciatore classe ’94. Mateo però ha classe cristallina e talento da vendere, oltre a una duttilità tattica davvero rara. Infatti, Kovacic può essere impiegato in tutti i ruoli del centrocampo anche se, per quanto visto fino ad ora in nerazzurro, la posizione che più gli si addice è quella di mezzala.

In poco più di un mese a Milano, il nuovo numero 10 interista ha collezionato 4 presenze tra campionato ed Europa League, scendendo in campo contro Siena, Fiorentina e nel doppio impegno con il Cluj per i sedicesimi di finale della rassegna continentale.

Sono bastate due panchine consecutive per scatenare i detrattori della Beneamata, smaniosi di vedere all’opera Kovacic, ma probabilmente anche di non perdere l’occasione per criticare l’affare di mercato nerazzurro.

La realtà è che Stramaccioni sta cercando di inserire gradualmente il baby talento croato e, per evitargli figuracce o pressioni eccessive, ha cercato di tutelarlo, visto il momento difficile che stava attraversando l’Inter. Non è un caso che, dopo il 4-1 di Firenze, sia tornato in campo solo per la trasferta di Cluj, un impegno decisamente più abbordabile.

Contro il Tottenham, Mateo dovrebbe avere un’occasione dal primo minuto o a gara in corso, ma la cosa importante è che non venga accelerato forzatamente il suo inserimento solo per le pressioni esercitate dai media. L’ex Dinamo Zagabria è un patrimonio per il presente della società, ma soprattutto per il futuro.

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