Ritorno al futuro: la sfida al Tottenham ha un significato speciale per Strama

StramaccioniDal Tottenham al Tottenham, dalla NextGen Series all’Europa League, da Strama allenatore della Primavera a Strama guida tecnica di una squadra che spesso viene criticata, ma che, tra infortuni, squalifiche e una gestione del mercato non certo da Oscar, è quarta a un solo punto dal terzo posto: nell’ultimo anno e mezzo o poco più, la vita del tecnico romano è stata costellata di grandi imprese, trionfi importanti (vedi la Champions League dei baby), ma anche di critiche e polemiche, a volte meritate (dopo il 4-1 di Firenze), altre eccessive.

Così, dopo la remuntada di Catania, l’Inter si rituffa nell’Europa League, competizione di minor fascino rispetto alla Champions, ma che dagli ottavi in poi regala sovente sfide prestigiose; tra l’Inter e i quarti di finale c’è uno scoglio non certo agevole da superare, ossia il Tottenham.

Gli Spurs, terza forza in Premier League alle spalle del duo di Manchester, sono reduci dalla vittoria per 2-1 nel derby con l’Arsenal nell’ultimo turno e, ancor più in generale, si presentano alla doppia sfida con i nerazzurri in un vero e proprio magic moment: nel 2013, tra campionato e coppe, gli uomini di Villas-Boas hanno perso solo contro il Leeds in FA Cup.

Il match con il Tottenham, oltre ad avere il “sapore della Champions”, è un confronto speciale per Stramaccioni, il quale esordì sulla panchina della Primavera nerazzurra proprio contro i bianchi di Londra nella NextGen; a onor del vero, non fu un esordio da ricordare, visto che i baby interisti persero 7-1, anche se, dopo quella falsa partenza, conquistarono il trofeo battendo in finale l’Ajax.

Una doppia sfida particolare per Strama, sia rievocando l’inizio di una bellissima cavalcata con la Primavera, sia in ottica futura: una volta superato lo scoglio Spurs, il cammino verso la finale si presenta sulla carta più “agevole”, in quanto solo il Chelsea sembra possedere la stessa caratura europea dei nerazzurri, anche se squadra come Benfica, Lazio, Zenit e Bordeaux sono sempre da temere, oltre alle mine vaganti Anzhi e Fenerbahce.

Meglio non correre e fare un passo per volta, sperando che Strama possa condurre l’Inter nei quarti di finale; per i sogni di gloria e le cavalcate che portano la mente alla finale dell’Amsterdam ArenA c’è tempo…

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