CALCIOMERCATO/ Inter, il nome di John Carew non è più utopia

John Carew (2)Dopo il terribile infortunio di Milito, che dovrà stare ai box almeno fino all’inizio della prossima stagione per la lesione al crociato anteriore e al collaterale esterno del ginocchio sinistro, in casa Inter si era deciso di puntare sugli attaccanti rimasti in rosa, cercando di sfruttarli al massimo anche a costo di cambiare sistema di gioco.

Le precarie condizioni fisiche di Rocchi e l’impegno sui tre fronti però, starebbe spingendo i vertici nerazzurri a guardarsi seriamente intorno per offrire a Stramaccioni un’altra alternativa per il reparto avanzato.

Le scelte non sono certamente di primo livello. Infatti, in questo momento sono tesserabili solo quei giocatori svincolatisi prima della chiusura del mercato di gennaio. Proprio per questo, il primo nome saltato fu quello di Milan Baros, che aveva rescisso il suo contratto con il Galatasaray ad inizio febbraio.

Gli altri nomi che sembrano poter essere entrati in orbita interista, sono quelli di Ruud van Nistelrooy, attaccante olandese dal grande passato ma fuori dal calcio giocato dallo scorso luglio, Mido, attaccante trentenne ex Barnsley, e John Alieu Carew.

Proprio quest’ultimo, rappresenterebbe l’unico vero nome su cui la dirigenza di corso Vittorio Emanuele starebbe pensando di puntare. Trentaquattro anni, molto forte fisicamente e con una buona tecnica di base, Carew potrebbe davvero diventare un giocatore dell’Inter.

Si parla di un accordo di massima già trovato per un contratto da 300.000 euro fino a fine stagione. Prima di firmare però, l’Inter vuole verificare con dei test atletici le condizioni del giocatore, atteso a ore in Italia. A spingere la società verso questo acquisto sarebbe l’assenza di caratteristiche simili in rosa: né Cassano, né Palacio, né Rocchi possono garantire quello che darebbe Carew.

Anche guardando in Primavera, a differenza dagli anni passati, le alternative non rispecchiano le necessità di Stramaccioni. Restano però tantissimi dubbi sulle potenzialità di un giocatore che da mesi ha abbandonato il calcio giocato e che neanche quando era all’apice della sua carriera avrebbe mai immaginato di poter vestire la maglia dell’Inter.

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