Il derby di Samir Handanovic, un gigante tra i pali nerazzurri

Samir Handanovic Inter-MilanPiù che “Batman” com’è stato spesso soprannominato, sembrava molto più simile a Dr.Octopus. Con otto tentacoli al posto dei guantoni, Samir Handanovic è stato il migliore in campo nel derby di ieri sera, il salvatore della patria nerazzurra. Freddo come il ghiaccio fuori, indemoniato tra i pali, quando a più riprese ha sfiorato i limiti dimensionali arrivando letteralmente in ogni angolo della porta nerazzurra, senza timore e a ragione di quel regno che pian piano ha costruito con fatica, sudore e lavoro.

E’ giunto all’Inter con la pressione di dover raccogliere l’eredità di due guantoni che avevano fatto la storia: quelli di Julio Cesar, che con le sue parate aveva contribuito in maniera decisiva a scrivere la leggenda nerazzurra di questi anni. Samir non si è spaventato, si è messo a lavorare senza proclami, con l’umiltà che lo ha portato fino all’Inter e con la certezza che il campo avrebbe parlato per lui.

E così è stato. Parata dopo parata, il ghiaccio dei suoi occhi ha riscaldato anche i cuori dei più scettici, quelli che ritenevano sbagliato mandare via l’Acchiappasogni per far posto al gigante venuto dal gelido Est. Handanovic li ha smentiti, senza di lui questa stagione sarebbe ancora più maledetta. E’ lui uno dei punti cardini di questa squadra, parte delle fondamenta da cui ripartire la prossima stagione per costruire una squadra che possa combattere per traguardi più prestigiosi di un terzo posto che, ad oggi, appare comunque lontano.

Senza i suoi voli oggi parleremmo sicuramente di un altro derby, magari macchiato dal timbro del bambino viziato di turno, ieri reso ancora più piccolo dalle magie del gigante Samir. Ora i sogni dei tifosi nerazzurri sono di nuovo in buone mani.

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