Handanovic l’uomo volante: l’Inter riparte dal suo portiere in vista del derby

Handanovic Inter allenamentoAl Festival di Sanremo del 2004, Marco Masini trionfò con la canzone dal titolo L’uomo volante; oggi, a pochi giorni dalla conclusione della kermesse sanremese 2013, quella canzone di nove anni fa è l’emblema del portiere nerazzurro Samir Handanovic, unico superstite dello schianto interista in terra fiorentina.

Chissà cosa avrà pensato ieri sera il gigante di Lubiana quando, praticamente a ogni azione, un giocatore con la maglia viola si presentava al tiro incontrastato; il portierone sloveno, nella sciagurata notte del Franchi, ha parato tutto quello che era umanamente possibile parare, evitando all’Inter una vera e propria “Caporetto”: i suoi interventi su Jovetic, Borja Valero, Aquilani ed El Hamdaoui hanno fatto si che il passivo subìto dai nerazzurri non avesse le proporzioni di un set di tennis.

Dopo un inizio di stagione sfortunato, complice un infortunio al menisco proprio a pochi giorni dall’inizio del campionato che lo ha costretto a saltare le prime due giornate, l’ex portiere dell’Udinese ha inanellato una serie di prestazioni di assoluto livello, tanto in campionato, provvidenziale per esempio allo Juventus Stadium nell’evitare il 2-0 di Marchisio dopo pochi minuti, quanto in Europa (la sua parata su Markovic del Partizan nell’1-0 di Milano è ancora negli occhi di molti tifosi).

Acquistato in estate al fine di sostituire Julio Cesar per la cifra importante di 10 milioni più la metà di Faraoni, Handa sta dimostrando come i soldi investiti per lui siano stati ben spesi: in questa sua prima parte di stagione non si è mai reso protagonista di prestazioni gravemente insufficienti, ma ha avuto il merito in più di una circostanza di salvare la porta nerazzurra.

Dal lieve scetticismo iniziale, non tanto dovuto al suo arrivo, quanto al dispiacere per la partenza di un simbolo come Julio Cesar, a unico salvagente del Titanic nerazzurro naufragato in quel di Firenze: con le sue parate, spesso “da urlo”, Samir ha conquistato il totale affetto della gente interista, diventando fin da subito un punto fermo su cui costruire il “progetto Inter”.

Non a caso considerato da molti tra i migliori 5 portieri del mondo, Handanovic può dare un contributo di vitale importanza all’Inter di oggi e a quella di domani, tenendo presente che è un classe ’84 e che quindi può ancora rivelarsi fondamentale per diversi anni.

La trasferta di Firenze ha consegnato a Stramaccioni tante perplessità e pochissime note liete: la prestazione del numero uno interista, unita al gol di Cassano, è forse l’unico motivo per cui abbozzare un mezzo sorriso. Tra una settimana ci sarà il tanto atteso derby di Milano e le prodezze di Handanovic serviranno come l’acqua nel deserto in vista di una stracittadina che si preannuncia delicatissima per gli equilibri stagionali.

 

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