Moratti: “L’infortunio di Milito è un duro colpo, ma niente nuovi acquisti”. I tempi di recupero…

richiardi fotocronache  - via passo di Fargorida 11   20148 MILANO    TEL ++39 02 36504490  mail@richiardi.comE’ un presidente Moratti logicamente scosso quello che, all’ingresso degli uffici della Saras, parla della vittoria nel match di Europa League, ma ancor prima del brutto infortunio occorso a Diego Milito: “Ieri è stata una sberla spaventosa, ma il ragazzo ha carattere per tornare ad allenarsi e giocare. Oggi, dopo 12 ore, per tutti noi è un brutto pensare. Non ho ancora parlato con lui. Lo abbiamo lasciato tranquillo per il dolore che sentiva e lo stato d’animo. Tra un po’ lo sentirò”.

L’infortunio del Principe è un duro colpo sia a livello calcistico che a livello umano, come afferma il presidente: “L’infortunio di Milito, oltre ad essere grave da un punto di vista sportivo, è un grandissimo dispiacere nei suoi confronti per l’entusiasmo che il giocatore aveva ritrovato e la sua professionalità, ma non credo che la squadra adesso possa crollare e credo che questo dia più forza per far bene perché certi infortuni aggregano. Bisogna continuare a pedalare e far bene”.

Ora che il suo punto di riferimento avanzato è K.O., l’Inter tornerà sul mercato per colmare una grossa lacuna che si è creata? Su questo argomento, il numero uno interista è categorico: “A distanza di dodici ore da un infortunio di questo tipo non abbiamo voglia di pensare, ma escludo nella maniera più categorica che ci sia la possibilità di prendere qualcun altro”.

La domanda più frequente che circola in queste ore tra tutti gli interisti riguarda il ritorno sui campi da gioco del numero 22 nerazzurro; a tal proposito, il dottor Volpi, intervenuto a Radio Sportiva, ipotizza i tempi di recupero dell’attaccante argentino: “L’infortunio è serio, i tempi di recupero potrebbero variare dai 6 agli 8 mesi in base all’interessamento della capsula. Con una buona chirurgia e una buona riabilitazione la carriera non è da considerarsi finita, all’Inter ci sono esempi di straordinaria longevità a testimoniarlo”.

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