Verso Inter-Cluj: Strama pensa al turnover limitato

Partizan-Inter esultanza Guarin Cassano ZanettiSpesso si dice che tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare, a significare che le parole, per quanto possano essere belle e “a effetto”, sovente non coincidano con i fatti; forse molti tifosi interisti avranno pensato lo stesso quando, a inizio stagione, il tecnico Stramaccioni ha affermato di non voler rinunciare a nessuna delle tre competizioni in cui l’Inter è impiegata, ossia campionato, Coppa Italia ed Europa League.

Strama, invece, ha fino a oggi dimostrato che alle sue parole hanno fatto seguito fatti concreti, visto che nelle competizioni apparentemente “minori”, vale a dire la coppa nazionale e il secondo trofeo europeo, l’Inter è ancora pienamente in corsa per la vittoria finale.

Stasera i rumeni del Cluj faranno visita ai nerazzurri nella gara valevole per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League: match alla portata di Zanetti e compagni, ma che può presentare più di un’insidia, soprattutto in relazione al fatto che la doppia sfida con gli uomini allenati da Paulo Sergio si trova nel cuore di un trittico di partite di Serie A da far tremare i polsi, con trasferte difficili come Firenze e Catania e soprattutto con l’attesissimo derby con i cugini rossoneri.

Proprio in relazione a questi impegni in campionato, il tecnico interista sembra propendere per un turnover limitato in vista della sfida con i Feroviarii, al fine di schierare una formazione competitiva senza “spremere” i giocatori che hanno giocato di più; questa scelta va anche vista come la volontà di chiudere il discorso qualificazione, laddove possibile, già nella gara di stasera, in modo da rendere la trasferta in Transilvania meno “paurosa”, concentrando le energie in campionato.

Gli undici che dovrebbero scendere in campo in questo San Valentino a tinte europee potrebbero essere Handanovic tra i pali, protetto da una linea difensiva a 4 composta da Silvestre (in vantaggio su Ranocchia) e Juan Jesus centrali, con Pereira quasi certo della titolarità della fascia mancina, mentre a destra è ballottaggio Zanetti-Nagatomo.

Il centrocampo sarà un reparto di qualità, con Guarìn, reduce da un turno di squalifica in campionato che non gli ha permesso di scendere in campo contro il Chievo, Cambiasso e Kovacic; l’attesa per l’esordio a San Siro del baby croato è tantissima, ma l’ex Dinamo Zagabria non sembra ancora aver totalmente smaltito l’infortunio che lo ha tenuto ai box nel metch di domenica sera. Stramaccioni valuterà fino all’ultimo le sue condizioni e nel caso il provino fosse negativo, ci sarà spazio per Gargano.

Nel tridente offensivo, i lampi di Cassano illumineranno l’attacco interista, con uno tra Milito e Palacio a svolgere il compito di prima punta e Alvarez, in crescendo nelle ultime settimane, a completare il trio avanzato; l’argentino ex Velez sa di essere chiamato a una prestazione convincente, vista la fiducia riposta in lui e il maggiore spazio che troverà in questo finale di stagione, complici le partenze di Sneijder e Coutinho.

Il turnover limitato è un chiaro segno che, nonostante le prossime partite di campionato siano molto impegnative, l’Inter ha il diritto (e il dovere) di presentare una squadra comunque competitiva per onorare al meglio delle proprie possibilità l’Europa League.

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