Infinito Zanetti: 596 presenze in Serie A come Pagliuca

Bologna-Inter 15 esultanza ZanettiIl 27 agosto 1995 un giovane e semisconosciuto argentino calpestava per la prima volta il prato di San Siro: era la prima giornata del campionato 1995/1996 e nell’Inter che batteva 1-0 il Vicenza (gol di Roberto Carlos su punizione) esordiva Javier Zanetti; in pochi avrebbero immaginato, in quel giorno di fine agosto, che quell’esterno destro sarebbe poi diventato, a distanza di 18 anni, la bandiera dell’Inter di oggi nonchè recordman di presenze con la casacca nerazzurra.

Nel match di ieri sera contro il Chievo, il capitano ha tagliato un altro prestigioso traguardo, ossia quello delle 596 presenze in Serie A, raggiungendo un ex interista come Gianluca Pagliuca, compagno di squadra di Pupi per diverse stagioni.

L’aggancio a Pagliuca al secondo posto nella classifica all time dei giocatori con il maggior numero di presenze nella massima divisione italiana, alle spalle solo di Paolo Maldini, è un riconoscimento di tutto rispetto che assume ancor più valore se si pensa all’importanza di Zanetti sia nello spogliatoio che soprattutto in campo.

Nonostante il prossimo agosto il numero 4 nerazzurro spegnerà sulla torta di compleanno 40 candeline, la sua titolarità nella formazione di Stramaccioni non è mai stata messa in dubbio: oggi come 18 anni fa, le sue sgroppate palla al piede infiammano la Curva interista, così come i suoi recuperi in fase difensiva.

Vista l’indisponibilità di Samuel, Strama, nel match casalingo con i veronesi, ha utilizzato la linea difensiva a 4 con Ranocchia e Juan Jesus coppia centrale, sostenuta da Nagatomo a sinistra e dallo stesso Zanetti a destra; la scelta di impiegare l’argentino nel ruolo di difensore destro è dettata dal fatto che Javier sia l’unico esterno nella rosa interista, assieme a Yuto, a garantire una valida copertura in fase difensiva e un buon apporto alla manovra d’attacco.

Questa sua duttilità, unita a un fisico che sembra essere indistruttibile e a un’intelligenza tattica fuori dal comune, rendono l’eterno Zanetti praticamente insostituibile; da Simoni a Lippi, da Cuper a Mourinho fino ad arrivare a Stramaccioni, nessun tecnico interista si è mai privato dell’apporto costante e di ottimo livello del giocatore nativo di Buenos Aires.

A quasi 18 anni di distanza da quel match di fine agosto con il Vicenza, tutto il popolo interista tributa al suo capitano il doveroso omaggio per questo prestigioso traguardo raggiunto. Oggi come allora, sulla fascia destra corre una delle più grandi bandiere della storia dell’Inter, fedele alla causa nerazzurra per 596 volte. Allora non si può far altro che dirti 596 volte grazie, capitano.

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