Guarin in ombra col Torino, ma è lui l’arma in più di questa Inter

Guarin delusoNel posticipo serale di domenica contro il Torino a San Siro, dove l’Inter non è riuscita ad andare oltre al pareggio, tra tutte le note dolenti della mediocre prestazione nerazzurra è emersa anche la prova opaca di Fredy Guarin.

La prestazione del centrocampista colombiano, forse la peggiore da quando veste la maglia della Beneamata, ha inevitabilmente condizionato quella di tutta la squadra che, negli ultimi tempi, contava molto sui colpi e sull’estro dell’ex Porto.

Confinato largo a destra per lunghi tratti del match, Guarin non ha potuto esprimersi al meglio. Impegno e spirito di combattimento non sono certo mancati, ma in una squadra priva di altri giocatori che riescano a fare la differenza, l’apporto del Guaro deve risultare più decisivo.

Con 30 presenze all’attivo condite da ben 8 gol, Guarin è stato tra i giocatori maggiormente impegnati da Andrea Stramaccioni e, certamente, quello che è riuscito maggiormente a cambiare il volto alla squadra in più di un’occasione. Tutti ricorderanno il match allo Juventus Stadium, quando il trequartista colombiano entrò in campo nella ripresa sul risultato di 1-1 conducendo l’Inter alla vittoria sui bianconeri.

Ovviamente però, nessun campanello d’allarme: il Guaro, nelle ultime partite, ha trascinato la compagine interista e, la prestazione contro il Torino, non può appannare l’importanza di questo straordinario giocatore. Inoltre, l’errore che ha portato al pareggio dei granata, ha condizionato inevitabilmente la sua partita.

Il rischio, però, è che possa diventare un corpo estraneo rispetto al resto della squadra, avendo la consapevolezza di essere uno dei pochi in grado di togliere le castagne dal fuoco.

Perché torni ad essere un’arma in più nella collettività, senza cercare con testardaggine la soluzione personale, servirà qualche innesto di qualità che possa dargli man forte, evitando che il peso della squadra gravi tutto sulle sue spalle.

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