Verso il 2013: Top&Flop del centrocampo nerazzurro

guarin cambiassoSpesso fonte di dibattito perché influente sul gioco della squadra, il centrocampo dell’Inter sta pian piano subendo una metamorfosi.

Dalla partenza di Thiago Motta verso Parigi, si è andati alla ricerca di metronomi capaci di dettare i tempi di gioco ma, fino ad ora, i dirigenti nerazzurri non sono riusciti a colmare questa lacuna.

I vari Poli, Palombo e Mariga non hanno lasciato traccia né sui campi di Appiano Gentile, né tanto meno sul manto erboso di San Siro.

In estate è stata costruita una squadra con idee di gioco diverse, dove di certo non era contemplata la difesa a tre. Il cambiamento difensivo ha indotto Stramaccioni a variare anche l’assetto tattico del centrocampo per dare equilibrio alla squadra.

Nonostante l’assenza di un vero playmaker, alcuni interpreti hanno fatto la differenza, su tutti Fredy Guarin ed Esteban Cambiasso. Ad altri invece, si chiedeva di dare più qualità ad una squadra dotata di parecchi incursori e pochi palleggiatori. In questo senso, l’apporto dei trequartisti come Ricky Alvarez e Wesley Sneijder, per motivi differenti, è stato a dir poco insufficiente.

TOP:

Guarin, voto 8 – L’ex Porto è stato di gran lunga uno dei migliori colpi dell’Inter negli ultimi anni. Potenza, tecnica e forza fisica devastante fanno di Guarin un centrocampista completo e di livello internazionale. Stramaccioni ha puntato molto su di lui schierandolo anche da trequartista per liberarlo da compiti di copertura. La vittoria sulla Juventus a Torino e quella di San Siro contro il Napoli, hanno visto il Guaro protagonista assoluto dei match clou di questo primo scorcio di stagione.

Cambiassovoto 7 – Finito spesso sotto l’occhio perverso della critica, il Cuchu con Stramaccioni sta dimostrando di vivere una seconda giovinezza. Direttore d’orchestra di una sinfonia ancora da puntellare, il centrocampista argentino è ancora una volta una delle colonne portanti di questa Inter. Con il passaggio alla difesa a tre, Cambiasso si è ben disinvolto anche da centrale di difesa tra Ranocchia e Juan Jesus in assenza di Samuel come in occasione di Inter-Napoli. Prima di dare per finito un campione del genere, bisognerebbe contare fino a dieci, per poi tacere.

FLOP:

Sneijder, voto 4 L’esordio in campionato di Pescara alle spalle di Milito e Cassano aveva fatto ben sperare. Poi i continui infortuni e le note vicende contrattuali hanno fatto di Sneijder il più grosso punto interrogativo di questa prima parte di stagione. Stramaccioni ha sempre esaltato il suo trequartista decantandone doti tecniche e carismatiche, ma l’olandese volante, fin quando non risolverà in un verso o nell’altro la sua situazione contrattuale, resterà ai margini della squadra. Che piaccia o no.

Alvarez, voto 5 – Dopo che nella prima stagione italiana, tra alti e bassi, aveva fatto intravedere buone cose, Ricky pare essersi perso per strada, tra tocchi di suola e giocate troppo parsimoniose. Il ritorno di Coutinho e l’arrivo di Cassano gli hanno un po’ ostacolato la strada, ma con Sneijder ai margini della squadra da ormai diversi mesi, Alvarez avrebbe dovuto imporsi con più decisione nelle scelte di Stramaccioni. Invece, l’ex Velez è finito spesso in panchina ad ammirare i propri compagni, sciupando ghiotte opportunità per smentire la critica come in occasione dell’ultima partita del 2012 in casa contro il Genoa. Il mercato è alle porte, e una sua partenza non è da escludere.

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