Le carte di Strama per il 2013: i rientri importanti conteranno come nuovi acquisti

Inter Stankovic allenamento 30 luglio 2012 (0)Qualche tifoso interista particolarmente insofferente, sarà andato su tutte le furie vedendo uno Stramaccioni quasi soddisfatto nel post-partita di Inter-Genoa, arrivato a fare i complimenti ai suoi ragazzi per la prova offerta.

Lo stesso tifoso non si sarà spiegato la calma e la serenità del mister dopo il magrissimo bottino di 8 punti in 7 partite.

Semmai l’allenatore capitolino ha capito perfettamente quale sia il momento attuale della sua squadra e ha agito di conseguenza davanti alle telecamere.

Se sabato si è ritrovato con parecchi centrocampisti infortunati e almeno due (Cambiasso e Gargano) non in perfette condizioni fisiche, ai quali si sommava il generale calo fisico e mentale dei suoi uomini, non c’è da stupirsi che alla fine di un match sofferto molto più del dovuto, in cui il risultato è stato riacciuffato per i capelli a cinque minuti dalla fine, il mister abbia fatto i complimenti ai suoi.

Complimenti dovuti per non aver mollato fino all’ultimo, sapendo però che ora bisognerà ripartire e, di complimenti così, Strama nel 2013 non vorrà proprio farne.

Oltre alla consapevolezza che sabato i suoi abbiano dato tutto, Strama aveva un altro motivo per mostrarsi sereno davanti ai giornalisti. Il mister sa che l’anno nuovo gli porterà buone nuove.

Partiamo dalle certezze: di sicuro a gennaio rientreranno molti giocatori importanti, la cui assenza fin qui ha condizionato le scelte del mister e, gioco forza, i risultati della squadra. Si tratta naturalmente di Stankovic, Mudingayi e Obi: tre centrocampisti che andranno a risolvere le carenze fin qui accusate dall’organico nerazzurro in quel reparto e conteranno come nuovi acquisti.

Il rientro di Deki in particolare potrà essere molto utile al mister: schierandolo davanti alla difesa, infatti, Stramaccioni potrà finalmente recuperare quel regista che manca alla squadra e la cui assenza si è fatta sentire ancora di più con l’esclusione di Sneijder, il quale avrebbe potuto garantire qualità dalla trequarti in su.

Il 2013 dovrebbe quindi essere già di partenza un anno buono. Per questo il tecnico romano è apparso più sereno di quanto ci si aspettasse: la sua squadra è ancora in corsa per tutti gli obiettivi, il gruppo è unitissimo, lo spogliatoio lo segue come raramente è capitato nel tormentato ambiente interista e stanno per rientrare giocatori importanti che potranno dare una grossa mano nella seconda parte di stagione.

Insomma ci sono molti motivi per essere ottimisti. Se poi il buon Moratti volesse mettere un regalino sotto l’albero

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