Strama: “Vincere contro il Genoa per mantenere il secondo posto. Dal 2013 mi aspetto…”

Andrea Stramaccioni conferenza pre Inter-CagliariDomani, alle ore 12.30, l’Inter affronterà il Genoa allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 18^giornata di Serie A (ultima sfida del 2012).

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Temi il momento negativo del Genoa?

“Per noi la partita di domani ha una valenza fondamentale, indipendentemente dall’avversario. Il Genoa non attraversa un buon momento, ma ha dimostrato che in una singola partita può mettere in difficoltà chiunque. Contro il Napoli, ad esempio, ha fatto bene e penso che domani schiererà più o meno la stessa formazione. Dobbiamo vincere per girare la boa da secondi”.

Avresti firmato a inizio anno per arrivare secondo a Natale?

“Sicuramente è una situazione molto soddisfacente, guardandola dall’inizio del progetto. Tuttavia, vorrei fare questo commento dopo la partita di domani, perchè saremo secondi solo se batteremo il Genoa”.

Ti spaventa di più la vostra emergenza o il Genoa?

“Rispettiamo sempre i nostri avversari, ma non temiamo nessuno. Arriviamo alla gara di domani con tanti indisponibili, ma abbiamo già vissuto queste situazioni. Siamo l’Inter e abbiamo una rosa costruita per sopperire anche a queste emergenze. Non voglio alibi. Domani andrà in campo una squadra che vorrà vincere. Parlare degli assenti non mi interessa”. 

C’è qualche critica che ti ha dato fastidio?

“In ogni critica c’è sempre un fondo di verità. Ho tutto da imparare e cerco di trarre qualcosa di positivo da ogni partita. A me interessano i giudizi di chi segue l’Inter costantemente, perchè chi scrive di Inter guardando una partita ogni quattro mesi rischia di dire cose inesatte”.

Come sta Cambiasso?

“E’ rientrato ieri in gruppo. Deciderò domani se impiegarlo o no dal primo minuto”.

Il Genoa è stato l’avversario del tuo esordio in Serie A. Che ricordi hai?

“Mi sembra di parlare di cinque anni fa, invece è passato solo qualche mese. Quella partita rimarrà sempre nel mio cuore, ma ora guardo al presente e mi concentro sulla partita di domani. Dobbiamo avere la giusta fame per ottenere un risultato positivo che ci permetta di pianificare un 2013 da secondi in classifica”.

Il risultato dell’Olimpico ha fatto passare in secondo piano il vostro ottimo secondo tempo…

“Spesso, in Italia, il risultato cancella tutto. A me dispiace quando l’analisi non è fedele alla prestazione. Per me era importante trasmettere ai ragazzi che avevano fatto un grande secondo tempo e che non meritavamo di perdere. Nella ripresa abbiamo chiuso la Lazio nella sua area di rigore, poi un’ingenuità collettiva c’è costata l’intera posta in palio. Torniamo da Roma con zero punti ma con qualche certezza in più, perchè abbiamo messo in difficoltà una squadra che aveva costruito proprio all’Olimpico le sue fortune”.

Come si fa a sovvertire la sensazione che la Juventus abbia già vinto il campionato?

“A noi i paragoni con la prima in classifica non interessano. Noi siamo in un momento diverso, siamo alla ricerca della continuità di risultati. Stiamo cercando di seminare per il futuro. La cosa che mi dispiace di più è perdere partite come quella di Roma. In certi casi dobbiamo riuscire a raccogliere almeno un punto”.

Cosa serve all’Inter per essere più forte degli episodi?

“Non lo so. Sicuramente, se in uno scontro diretto ti girano male alcune occasioni e qualche decisione arbitrale, non è facile. Non siamo stati fortunati ma, in ogni caso, saremmo dovuti uscire con almeno un punto dall’Olimpico”.

Qual è l’insegnamento più bello di questi primi mesi da allenatore dell’Inter?

“Ce ne sono tantissimi. Cerco di trarre insegnamenti da ogni situazione e da ogni partita. Non mi sento un fenomeno, quindi il mio obiettivo è migliorare di volta in volta”.

Perchè è così importante arrivare alla sosta secondi in classifica?

“E’ importante vincere domani. Il concetto è quello. Dobbiamo avere un pizzico di rabbia in più per fare risultato ad ogni costo. Giochiamo in una situazione di emergenza oggettiva, ma contano solo i tre punti. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, sapendo che poi potremo staccare la spina e recuperare tanti infortunati per la seconda parte di stagione”.

Cosa ti aspetti dal ricorso per la squalifica di Guarin?

“Abbiamo lasciato le convocazioni in sospeso. E’ innegabile che, ora come ora, Guarin sia il nostro giocatore più in forma. Non lo dico io, si è visto in campo. Fra Napoli e Lazio, in due scontri diretti, è stato fra i migliori. Poi fa parte di un reparto in cui ci mancano sei giocatori per infortunio. Quindi, dire che sarebbe un recupero importantissimo, mi sembra scontato”.

Per quali motivi, secondo te, sarebbe giusto accogliere il ricorso?

“Non lo so, mi toccherebbe entrare in un campo che non mi compete. Se è stato squalificato è perchè avranno ravvisato dei motivi per sanzionarlo. Fredy mi ha garantito di non aver usato espressioni irriguardose, cosa che è emersa anche dal referto. E’ stata punita la potenzialità del gesto. Per noi è una squalifica pesante, l’importante è capire il metro di giudizio. Se queste cose valgono per Guarin, devono valere per tutti”.

L’idea che aveva del peso politico dell’Inter è stata riscontrata al suo arrivo a Milano?

“Ma cosa ti devo rispondere?!? (sorride, ndr). Posso rispondere solo in un modo: spero che non esistano squadre che hanno maggiore o minore peso politico”.

Se dovesse finire davvero il mondo, quale sarebbe il tuo rammarico più grande?

“La sconfitta di quest’anno a Parma. Non mi va giù. Quella è l’unica tappa del nostro cammino in cui abbiamo fatto oggettivamente male. Nella altre sconfitte abbiamo lottato fino all’ultimo”.

Cosa vorresti trovare sotto l’albero di Natale?

“Io vorrei vincere domani. Sarebbe importantissimo per noi. Ovviamente è un risultato che non cambierà il giudizio dei primi mesi, ma un successo ci consentirebbe di chiudere bene la prima parte di campionato, in cui abbiamo messo le basi per tornare grandi. Sotto l’albero di Natale vorrei un pizzico di fortuna in più negli infortuni. Abbiamo avuto tutti infortuni sul campo, molti dei quali ‘da trauma’. Siamo stati un po’ sfortunati”.

Non ti allarma il primo tempo giocato contro la Lazio?

“Non ho mai negato che l’Inter abbia fatto un brutto primo tempo ma, pur non facendo bene – in un campo comunque difficile -, non abbiamo subito occasioni e abbiamo reagito alla grande nel secondo tempo. Abbiamo preso due pali, Palacio ha calciato un rigore in movimento, non ci hanno dato un rigore e su un nostro contropiede tre contro uno abbiamo preso gol. Non posso essere allarmato: torniamo da Roma con un primo tempo da non ripetere ma con la consapevolezza di aver girato una partita non facile”.

Come nasce la decisione di riprendere ad allenarsi solo il 2 gennaio?

“E’ stata una decisione presa da me, perchè i ragazzi avranno un programma specifico da seguire durante le vacanze e in alcuni casi saranno accompagnati anche dai preparatori. Ho preferito posticipare di un giorno e mezzo il rientro e andare in ritiro un po’ prima per la trasferta di Udine, facendo doppi allenamenti il 2, il 3 e il 4 gennaio”.

Come giudichi il sorteggio di Europa League?

“Sicuramente abbiamo evitato le squadre più competitive. E’ un sorteggio medio-buono, ma il Cluj nel suo girone di Champions ha totalizzato gli stessi punti della seconda classificata e ha fatto bene sia con il Manchester United che con il Galatasaray”.

Dove passerai le vacanze natalizie?

“Tornerò a Roma, dove non sono più stato dal primo giorno di ritiro a oggi”.

L’Inter ha buttato qualche occasione di troppo per stare aggrappata alla Juve?

“La Juve, rispetto alle inseguitrici, ha dimostrato più continuità. E sono contento di aver detto questa cosa prima della trasferta di Roma. Ovviamente, aver perso qualche punto di troppo è il nostro rammarico, ma siamo nel bel mezzo dello sviluppo di un progetto e se riusciamo a battere domani il Genoa ripartiamo da una base importante per il prossimo anno”.

Quali sono i pericoli per la partita di domani?

“In avanti il Genoa ha le caratteristiche per mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Quella formata da Borriello e Immobile è una coppia d’attacco ben assortita, poi ci sono gli inserimenti di Bertolacci, che conosco benissimo, e di Kucka. Hanno Vargas che è un giocatore che può creare pericoli da calcio piazzato. Contro il Torino hanno mostrato segnali di ripresa importanti, quindi dovremo stare attenti. Per me è una partita ad alto coefficiente di difficoltà, un po’ per la nostra condizione, un po’ per il loro bisogno di punti”.

Il 2 gennaio ci sarà anche Sneijder?

“Al netto del mercato – discorso che vale per tutti – assolutamente sì”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

Impostazioni privacy