Chivu e l’Europa League: “Cluj trasferta insidiosa. Vincere il trofeo? Perché no…”

Chivu infortunio perplessoIl sorteggio di Europa League, svoltosi nel pomeriggio di giovedì, ha regalato un sorriso, seppur parziale, ai tifosi e allo staff nerazzurro. L’Inter, infatti, affronterà nei sedicesimi il CFR Cluj, squadra rumena retrocessa dalla Champions League dove si è classificata terza nel gruppo H, alle spalle di Manchester United e Galatasaray. In un ipotetico ottavo di finale poi, i nerazzurri se la vedrebbero con la vincente di TottenhamLione.

In questi casi, però, è bene fare un passo alla volta, altrimenti si rischia di incappare in delusioni molto dure da digerire. Il Cluj è squadra tutt’altro che imbattibile, ma sempre da prendere con le molle visto che è stata capace di vincere 1-0 a Manchester nell’ultima giornata di Champions League.

L’Inter sarà dunque attesa da una nuova trasferta in Romania, dopo quella con il Vaslui nel playoff per l’accesso alla fase a gironi. Cristian Chivu, che ha vestito la casacca della nazionale rumena per più di 70 volte, sottolinea tutte le possibili insidie della trasferta nella terra di Dracula, a partire da quella che sarà la condizione fisica delle due squadre: Sarà una doppia sfida difficile per noi perché il Cluj arriverà più riposato, a gennaio giocheranno praticamente soltanto amichevoli mentre noi avremo tanti impegni ostici e difficili“.

Sorge spontaneo chiedersi se potrebbero esserci dei fattori comuni con la vittoriosa trasferta di agosto in casa del Vaslui (2-0 con reti di Cambiasso e Palacio); il difensore nativo di Resita dissipa ogni dubbio: “Sarà una gara completamente diversa rispetto a quella col Vaslui proprio per la preparazione, ci manca una partita per concludere l’anno e poi avremo alcuni giorni di riposo ma riprenderemo presto perché scenderemo in campo il 6 gennaio in campionato e poi avremo la Coppa Italia”.

L’Europa League, si sa, talvolta rappresenta un intralcio nella rincorsa a traguardi più ambiziosi come lo scudetto o un posto per qualificarsi alla Champions League, ma il numero 26 nerazzurro spiega come l’Inter tenga a questa competizione e rivela come gli obiettivi fossero chiari fin da inizio stagione: Vogliamo arrivare fino in fondo, i nostri obiettivi erano chiari sin dall’inizio. La priorità fino in inverno sarebbe stata il campionato, era tutto deciso, mentre in primavera cambieremo totalmente perché vogliamo dare il massimo e puntare a tutte le competizioni.

La speranza di molti tifosi interisti è quella che la truppa di Stramaccioni possa emulare le gesta dell’Inter di Simoni, che nel 1998 conquistò la Coppa Uefa, al termine di una cavalcata emozionante, culminata con la vittoria in finale sulla Lazio per 3-0.

Ma fin dove può arrivare l’Inter in questa competizione? A questa domanda, l’ex difensore di Ajax e Roma non nasconde le proprie ambizioni e promuove la candidatura dei nerazzurri alla vittoria finale: “Siamo obbligati a giocare bene perché siamo l’Inter, vogliamo giocarcela e perché no vincere l’Europa League“.

Un messaggio chiaro da un giocatore che, dopo un lungo infortunio, ha voglia di riassaporare grandi emozioni con la casacca dell’Inter; ora non ci resta che attendere il 14 febbraio, nella speranza di poter vivere una serata europea nel segno dei colori nerazzurri.

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