La fantasia al potere: Cassano sempre più al centro dell’Inter di Strama

Quando, il 22 agosto, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, l’Inter ufficializzò l’acquisto di Cassano dal Milan, lo stupore generale fu grande: se da un lato vi era la soddisfazione di aver concluso un buonissimo affare dal punto di vista economico, dal momento che, assieme al talento di Bari vecchia, il club rossonero versò nelle casse interiste 7,5 milioni di euro per ottenere il cartellino di Pazzini, dall’altro cominciavano a sorgere i dubbi circa la collocazione tattica dell’ex attaccante di Real Madrid e Sampdoria, vista la voglia di puntare su un rigenerato Coutinho e l’importante arrivo di Palacio dal Genoa, senza dimenticare Sneijder e Milito.

Il rischio di vedere un Cassano spesso relegato in panchina si presentava concretamente, nonostante le frasi di Stramaccioni volte, in più di un’occasione, a ribadire l’importanza di avere in rosa un giocatore come il barese; i più diffidenti avranno pensato si trattassero di dichiarazioni di circostanza, parole utili a non surriscaldare un ambiente reduce da una stagione travagliata e facilmente “incendiabile”.

A distanza di poco più di tre mesi, lo scenario è completamente mutato: l’Inter ha inanellato una serie di ottimi risultati e ha ridato entusiasmo ai suoi tifosi e FantAntonio, dal canto suo, è diventato l’uomo in più della truppa di Stramaccioni, vero e proprio faro offensivo in grado di dare imprevedibilità alla manovra nerazzurra e di gestire i palloni che “scottano” anche nei momenti più difficili della partita.

Nel posticipo contro il Napoli, si è rivisto un Cassano voglioso e determinato, complici anche i due turni di stop scontati contro Parma e Palermo; il rientro del barese ha giovato a tutta l’Inter, visto il suo assist al bacio per la rete di Guarìn, la sua capacità di gestire il possesso palla e la sua pericolosità in zona gol (sfortunato nell’occasione del palo a inizio ripresa).

Poiché in Italia ci sono 6 milioni di commissari tecnici e ognuno crede di possedere i dogmi del calcio, i detrattori del pibe de Bari continuano (e probabilmente continueranno) a rimproverargli una scarsa partecipazione alla fase difensiva, nonché il fatto che spesso giochi quasi da fermo, dimenticando come la tecnica in velocità sia una delle caratteristiche peculiari del numero 99 nerazzurro, come dimostrato anche contro il Napoli: nell’azione che lo ha portato a colpire il legno alla destra di De Sanctis, Cassano si è liberato al tiro superando in velocità Maggio, un giocatore che fa della rapidità e della corsa i suoi punti di forza.

L’attaccante di Bari vecchia ha dimostrato, in questo primo scorcio stagionale, di potersi caricare sulle spalle la regia offensiva degli attacchi interisti, inventando giocate in grado di emozionare i tifosi e regalando assist di qualità ai compagni.

Le perplessità di fine agosto sono state spazzate via grazie a prestazioni sempre convincenti, la convivenza con Milito e Palacio da utopia è diventata realtà e la qualità di gioco dell’Inter è migliorata esponenzialmente con il passare delle settimane: di fronte a un FantAntonio come quello visto finora all’opera con la casacca nerazzurra non si può far altro che alzarsi in piedi e applaudire.

Impostazioni privacy